Riflettori sulla medicina tradizionale

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FOLIGNO – "Il mondo è un’unica famiglia che deve essere sana". Con questo auspicio l’ambasciatrice indiana in Italia Neena Malhotra (foto), ha aperto la quinta edizione del Festival di Medicina tradizionale, in corso fino a stasera tra Palazzo Trinci e Palazzo Candiotti. Ieri il taglio del nastro ufficiale insieme all’esponente della diplomazia indiana e ai vertici dell’Ateneo perugino. Sono intervenuti infatti la preside del corso di laurea in Infermieristica di Foligno dell’Università di Perugia, Emira Maria Ayroldi, il professor Vincenzo Nicola Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia, il delegato del Rettore, professor Stefano Brancorsini, il consigliere provinciale David Fantauzzi e la direttrice amministrativa di Usl 2, Simona Bianchi e l’avvocato Carla Magrini, in rappresentanza del Centro Studi "Città di Foligno". Da tutti la sottolineatura dell’evento di grande caratura per la città della Quintana. Un appuntamento che intende coinvolgere gli studenti. Grande ringraziamento, da parte dell’ambasciatrice, per l’organizzazione dell’evento e la sensibilità nei confronti di queste tematiche. La Malhotra ha ricordato l’impegno dell’India con il primo Centro di medicina tradizionale, aperto agli studenti dell’estero, e ha invitato a celebrare anche a Foligno la Giornata dell’Ayyrveda, che in India è stata istituita per legge. "L’Ayurveda è – ha detto - uno dei sistemi più antichi al mondo. Si tratta di una scienza olistica, è un sistema di conoscenza della vita". L’appuntamento si concluderà oggi, dopo una giornata di workshop e conferenze.