Rifiuti, multe triplicate. Fototrappole al lavoro / FOTO

Iniziano a produrre effetti le fototrappole, i dispositivi di acquisizione immagini in grado di documentare i comportamenti illeciti dei cittadini

Controlli scarico rifiuti

Controlli scarico rifiuti

Perugia, 21 novembre 2018  – Contro l’abbandono dei rifiuti, Gesenu punta sempre più sulla vigilanza ambientale. Quest’anno infatti sono state – finora – ben 372 (su 2.426 controlli) le sanzioni elevate contro chi abbandona i rifiuti, con un aumento del 215% rispetto al 2015. I dati presentati a Palazzo dei Priori da Gesenu e Comune, mostrano un andamento crescente delle multe, segno di un rafforzamento delle verifiche. Ma anche un leggero calo degli abbandoni sia nelle aree pubbliche che in quelle private, testimonianza del fatto che proprio i controlli e le sanzioni amministrative risultano efficaci.

Iniziano a produrre effetti evidentemente anche le fototrappole, i dispositivi di acquisizione immagini in grado di documentare i comportamenti illeciti dei cittadini, posizionate in luoghi particolarmente interessati dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti (le apparecchiature sono attive 24 ore su 24, dunque anche di notte). In un mese infatti ben 11 gli incivili individuati, che saranno pesantemente sanzionati (da 100 a 500 euro).

Il mese che ha fatto registrare il più alto numero di sanzioni è stato ottobre con 85, seguito da settembre con 84, agosto (50), maggio con 35. La violazione più ricorrente, rispetto al numero complessivo di 372 sanzioni elevate, è quella del divieto di deposito dei rifiuti fuori dai contenitori, con 221 casi (il dato «copre» dal primo gennaio fino a due gioni fa); segue con 115 il conferimento non corretto dei rifiuti nei sacchi e nei contenitori (raccolta porta a porta–centro storico). I fenomeni di abbandono illecito di rifiuti si registrano a Perugia soprattutto in aree lontane dalla viabilità principale o fuori dai contenitori. Le zone «preferite» sono quelle industriali, oppure in uscita dalla città (Eugubina, Pievaiola, Settevalli) dove vengono ritrovati gli «inerti»; la tipologia di abbandono più frequente è quella dei rifiuti solidi urbani (23%), ingombranti (18%), inerti (19%) e rifiuti speciali pericolosi (eternit 10%) i cui effetti sono la compromissione del decoro urbano, l’inquinamento ambientale e l’aumento delle spese per la rimozione da parte del Comune (100mila euro). Infine vale la pena ricordare che l’abbandono di rifiuti pericolosi è un reato e che pertanto gli incivili in questi casi vengono anche segnalati all’Autorità giudiziaria.

michele nucci