Tiene acceso il dibattito cittadino la pedonalizzazione di piazza Danti. I lavori sono appena iniziati ma c’è già chi storce il naso. A criticare l’intervento urbanistico, alcuni residenti, ma anche addetti ai lavori e commercianti che lavorano in quest’area strategica del nostro centro storico, dove però non si poteva più assistere al parcheggio selvaggio, che sviliva la vera funzione della piazza. I locali, ad esempio, temono che l’allargamento del sagrato del Duomo rubi spazi preziosi ai tavoli, mentre alcuni urbanisti dicono che marciapiede e travertino siano troppo impattanti in un’area che poi non è di così grandi dimensioni. Intanto un residente, l’architetto Gaetano Troncone, scrive: "Dal progetto di massima pubblicato sui media, si contano 40 fioriere e 40 paletti! ad occupare una piccola piazza nel centro storico di Perugia. Molte sono a mio avviso le criticità che immancabilmente scaturiranno da un lavoro che ha anche un costo elevato, ossia 180.000 euro. Innanzitutto il collo di bottiglia che si andrà a creare all’ingresso della piccola piazza Danti, dove in un piccolo spazio dovranno coesistere l’ampliamento del sagrato del duomo, i circa tre metri di carreggiata e l’insufficiente e minuscolo residuo di marciapiede che costeggerà negozi e bar. ll cosiddetto restyling di Piazza Danti - conclude Troncone - resta a mio avviso un progetto sbagliato, brutto e anche velleitario, visto che nasce con l’obiettivo di valorizzare e dare lustro a un già bellissimo e pregiato spazio che non meritava certo di essere mortificato con una foresta di paletti e fioriere nel vano tentativo di aggiustare le cose". Silvia Angelici