Terni, trovato un altro residuato bellico: 11mila evacuati

L'evacuazione domenica 4 novembre

Il ritrovamento del residuato bellico la scorsa estate a Terni

Il ritrovamento del residuato bellico la scorsa estate a Terni

Terni, 2 novembre 2018 - Sarà necessaria l'evacuazione dalle proprie abitazioni di circa 10.750 persone, residenti in un raggio di 1.680 metri dal punto di stazionamento dell'ordigno, per permettere, domenica, le operazioni di bonifica del residuato bellico da 250 libbre ritrovato mercoledì nei pressi della stazione di Cesi, a Terni: è quanto deciso nel corso della riunione che si è svolta stamani in prefettura per pianificare l'intervento sulla base delle indicazioni tecniche fornite dagli artificieri. Già a luglio scorso era scattata l'evacuazione di migliaia di persone, nella frazione ternana di Cesi, per disinnescare un ordigno bellico

L'evacuazione - spiega una nota - avrà inizio alle 6 e dovrà essere completata entro le 9, per permettere il despolettamento dell'ordigno in loco e poi il suo trasporto nella cava San Pellegrino di Narni, dove sarà fatto brillare. La prefettura raccomanda la massima collaborazione della popolazione coinvolta, per completare l'evacuazione entro i tempi previsti in modo da consentire il rientro nelle abitazioni entro le 13.

Nella zona del ritrovamento della bomba - contenente 58,5 chili di amatolo, una miscela di tritolo e nitrato di ammonio - sarà inoltre interdetto il traffico aereo, a cura dell'Enac, nello spazio sovrastante fino ad una altitudine di 1.261 metri. Le operazioni saranno coordinate dal Centro coordinamento soccorsi (Ccs), costituito dai rappresentanti di tutti i comandi, enti e uffici interessati e presieduto dal prefetto Paolo De Biagi. Il Ccs si riunirà nella sala operativa di protezione civile della prefettura di Terni dalle 6. Sul sito della prefettura sarà inoltre possibile seguire, in tempo reale, lo svolgimento delle operazioni.