Sette rapine in pochi mesi, sgominata la banda. Le basi a Prato e Assisi

Presi di mira tabaccherie, banche, sale scommesse e una gioielleria. L'operazione dei carabinieri

La conferenza stampa dei carabinieri

La conferenza stampa dei carabinieri

Perugia, 18 giugno 2018 - Sette rapine in pochi mesi, tra Umbria e Toscana, in molti casi con episodi di violenza, botte e spari di pistola, per un bottino complessivo di oltre 150mila euro. È il bilancio di una lunga attività di indagine portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Perugia, in collaborazione con i colleghi di Prato e di Catania e che ha portato all'esecuzione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 14 italiani, nove in carcere (una persona è ancora ricercata) e cinque ai domiciliari.

Rapina aggravata, sequestro di persona, porto illegale di armi e lesioni personali aggravate i reati contestati a vario titolo ai presunti rapinatori che, secondo la ricostruzione degli investigatori, erano divisi in due gruppi criminali, uno con base nell'Assisano, l'altro a Prato, ma che in realtà rappresentavano un unico sodalizio che collaborava ai vari colpi messi a segno. Gli arresti risalgono al dicembre scorso ma stamani, in una conferenza stampa, i carabinieri hanno fornito elementi e particolari. Presenti il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia Giovanni Fabi, il comandante del reparto operativo, Antonio Morra, il comandante della compagnia, Pierluigi Satriano e il comandante della stazione dei carabinieri di Corciano Giovanni Cutuli. Una operazione partita a marzo dell'anno scorso quando due malviventi, con il volto travisato, aggredirono, anche utilizzando dello spray orticante, il responsabile della raccolta incassi di una sala scommesse di Ellera che stava depositando in una cassa continua l'incasso giornaliero di 36mila euro.

Grazie alle telecamere di sorveglianza i militari sono riusciti a risalire alla targa dell'auto utilizzata dai malviventi e ad arrestare un investigatore privato perugino, ritenuto dai carabinieri una delle menti dell'organizzazione e un suo collaboratore. Da qui l'attività di indagine che ha portato all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Piercarlo Frabotta su richiesta del pm Mario Formisano e all'arresto di 14 persone, di età compresa tra i 22 e i 62 anni, solo quattro incensurate. Indagini sono ancora in corso per accertare eventuali responsabilità in altre rapine avvenute sul territorio.

In particolare gli investigatori contestano loro sette colpi, sei nella provincia di Perugia, uno ad Arezzo. Vittime un tabaccaio, due sale scommesse, un trasportatore di valori, un istituto di credito, una autovettura privata e una gioielleria. Tra i colpi più violenti quello ai danni di una tabaccheria di Ellera dove, secondo la ricostruzione dei carabinieri, i malviventi hanno chiuso in uno sgabuzzino un cliente del negozio e picchiato violentemente i titolari, padre e figlio per farsi consegnare il denaro. Durante l'aggressione uno dei rapinatori ha anche sparato un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio. I carabinieri hanno sequestrato vari oggetti collegati alle rapine, tra cui due coltelli, un machete, una cassaforte sigillata e due noccoliere.