Omicidio Meredith, Sollecito: "Il memoriale di Amanda mi scagiona, mi dà un alibi"

Il caso giudiziario commentato dal ragazzo condannato a 25 anni con Amanda Knox. CONDANNA PER AMANDA E RAFFAELE NEL PROCESSO DI APPELLO BIS / LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DEL PROCESSO DI APPELLO BIS / IL RICORSO IN CASSAZIONE

Raffaele Sollecito

Raffaele Sollecito

Roma, 1 luglio 2014 - "Il memoriale di Amanda mi scagiona, mi dà un alibi". Così Raffaele Sollecito, condannato nell'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher insieme ad Amanda Knox, in una conferenza stampa in cui spiega la sua posizione. Sollecito ha esposto i motivi del ricorso in Cassazione. "E' il memoriale di Amanda che mi scagiona, e' lei stessa che mi da' un alibi quando mi dichiara estraneo da cio' che per i giudici e' la verita'", le parole di Sollecito. Il memoriale fu scritto in carcere da Amanda. I difensori di Sollecito, nel ricorso in Cassazione, presentato intorno alla meta' di giugno, chiedono che siano le sezioni unite penali della Suprema Corte a occuparsi del caso: "Non chiediamo di separare le posizioni degli imputati - ha spiegato l'avvocato Bongiorno - ma riteniamo che debba essere chiarita la questione del Dna, su cui c'e' contrasto giurisprudenziale, talvolta viene ritenuto un indizio, talvolta una prova. Inoltre, secondo noi, l'analisi del Dna non poteva entrare in questo processo, poiche' e' stato estratto in un contesto stracontaminato e l'unica perizia di questo processo dice che non e' di Sollecito". Presumibilmente, l'udienza in Cassazione per il delitto Kercher potrebbe essere fissata verso la fine di quest'anno o l'inizio del 2015.