I sindaci della fascia appenninica ancora in attesa di conoscere le decisioni in merito al raddoppio della tratta Orte-Foligno-Falconara e su quale tracciato intervenire, in quanto la Regione Umbria non ha ancora del tutto (almeno, non ufficialmente) abbandonato l’ipotesi di un eventuale nuovo tracciato destinato ad collegamento con l’aeroporto San Francesco. Decisione sul progetto di raddoppio che Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), su richiesta dell’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche, si era impegnata a fornire entro giugno.L’approfondimento progettuale di Rfi necessario per fare chiarezza e bloccare le polemiche: l’eventuale raddoppio diverso da quello attuale potrebbe ingigantire l’isolamento della dorsale appenninica Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Fossato di Vico. Opera alla quale è interessato anche il territorio di Foligno.
"Nel caso in cui dovesse risultare non attuabile tale variante - è scritto nella nota che Melasecche ha comunicato a Rfi - la Regione intende realizzare la nuova stazione “aeroporto“ lungo la tratta Foligno-Perugia-Terontola, che va assolutamente velocizzata, in prossimità del centro commerciale di Collestrada". Nell’ambito di uno scenario temporale di più lungo periodo, per completare il potenziamento della linea, potrà essere pianificato il finanziamento dell’intervento di raddoppio della tratta Fabriano-Foligno. Considerazione, respinta in più di una circostanza dai sindaci della fascia appenninica.
In particolare dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti: "Considero una vergogna che dopo 40 anni si continua a parlare della variante del tracciato bloccando di fatto l’installazione dei cantieri per la realizzazione di un’opera strategica come il raddoppio della Orte Falconara. Su questo tema sarebbe opportuno conoscere la posizione del candidato a sindaco di Nocera Umbra, Virginio Caparvi". Blocco dei cantieri, come sostiene Presciutti, che potrebbe allungare ulteriormente i tempi dopo che nello scorso inverno il Governo aveva comunicato la nomina di Vincenzo Macello come commissario per il raddoppio della Orte-Falconara.
C.Lu.