"Quintana e Palio non paragonabili"

Metelli replica a monsignor Buoncristiani: "Venga alla Festa, piena di giovani, verso i quali le sue parole possono essere un po’ pericolose"

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"A Siena il Palio è la vita, a Foligno la Quintana è un tentativo di rassomigliargli. Due cose bellissime ma non paragonabili". Le frasi di monsignor Antonio Buoncristiani, arcivescovo emerito di Siena, pronunciate nel corso della cerimonia in cui la Pro Foligno gli ha consegnato il Giglio d’oro, insieme al cardinale Giuseppe Betori, non sono passate inosservate. La platea del Teatro San Carlo, di fronte a queste affermazioni, ha mormorato. Il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, presente in sala, ha lasciato correre, ma all’indomani è voluto intervenire a difesa della Festa folignate.

"Con la massima devozione e il massimo rispetto – spiega – mi sarebbe piaciuto sentire parole diverse dall’arcivescovo in merito alla nostra Quintana. La nostra Festa ha personalità, ha una tradizione tale che non ha certo bisogno di emulare alcunché di fronte all’impegno e alla dedizione dei quintanari, giovani e meno giovani, che la portano avanti con costanza. Non siamo certo in gara e ognuno ha la propria tradizione. A Foligno la Quintana veleggia verso gli ottant’ anni di età ed è, senza ombra di dubbio, la necessità della città di esprimersi. Quanto alle origini, ci sono i documenti che dicono come la Quintana si origini da fatti accaduti". Un pensiero dunque nei confronti di monsignor Buoncristiani: "Gli auguro sentitamente – continua Metelli – di tornare a Foligno. La lontananza lo ha distratto da quello che è la Quintana oggi. Mi sarebbe piaciuto sentirlo più disponibile, ha avuto questa necessità di esprimersi dicendo però cose non giuste. Lo invito personalmente ad assistere alla Festa, un appuntamento pieno di giovani, verso i quali le sue parole possono essere di certo un po’ pericolose. La nostra è una Festa di popolo, che nasce dalle ceneri di un fatto realmente accaduto e che è entrato nel sangue, nella tradizione e nella storia della città".

Scintille, durante la cerimonia, anche tra Buoncristiani e il vescovo di Foligno, Domenico Sorrentino. "Sorrentino ha il compito di mettere insieme la Chiesa di Foligno con quella di Assisi e non è facile", ha detto il prelato. Il vescovo ha replicato: "L’integrazione è possibile e sto lavorando per spiegarlo anche a Roma". Il botta e risposta con la Quintana arriva alla vigilia della solennità del Patrono di Foligno, San Feliciano, in programma martedì 24 gennaio, ma anche all’indomani dell’insediamento ufficiale del nuovo direttivo dell’Ente Giostra.

Alessandro Orfei