"Qui Carlo e Francesco ormai indissociabili"

Il vescovo Sorrentino e il legame tra i messaggi di Acutis e l’enciclica ’Fratelli tutti’ firmata una settimana fa da Papa Bergoglio

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Sono arrivati da ogni parte d’Italia per assistere alla Beatificazione di Carlo Acutis, quello che già da più parti indicano come il ’Santo’ della rete. Un ’faro’ per i giovani. La proclamazione è avvenuta durante una cerimonia molto suggestiva presieduta dal cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, nella Basilica superiore di San Francesco.

I fedeli hanno potuto assistere alla celebrazione nella Basilica (con posti ridotti per le norme anti-contagio a 300, in prima fila i genitori di Carlo Acutis, Antonia e Andrea e i due fratellini gemelli) , ma anche nelle aree esterne allestite con i maxi schermi nella piazza della Basilica Inferiore, sul prato di quella Superiore, al Santuario della Spogliazione, nella piazza di San Pietro e in quella di Santa Maria degli Angeli.

Tutti seduti, distanziati e con le mascherine di protezione. In realtà le richieste arrivate per partecipare alla cerimonia da ogni parte del mondo nonostante l’emergenza sanitaria pare avessero sfiorato quota ottomila, ma il pass in mano è stato dato a molto meno della metà dei richiedenti. Soprattutto giovani e giovanissimi per i quali Acutis resta un solido punto di riferimento nella rete dove continua ad avere un sacco di like. Non solo, la mostra dei principali miracoli eucaristici, realizzata da Acutis e presente ancora online, è stata ospitata in tutti i cinque continenti: solo negli Stati Uniti in quasi 10.000 parrocchie; nel resto del mondo in centinaia di parrocchie e in alcuni tra i santuari mariani più famosi, come Fátima, Lourdes e Guadalupe.

"Di lui – dice Giovanni, un ragazzino di Todi con gli occhi vispissimi sotto la mascherina, arrivato con il gruppo della parrocchia per seguire l’evento – mi ha colpito molto il motto. Diceva che tutti nascono originali ma molti muoiono fotocopie. Intendeva dire che ogni persona è speciale". E Virginia, anche lei giovanissima: "Per me è un esempio da seguire. Aveva tanti amici ed era sempre disposto ad aiutare. Anche se la sua vita è stata breve l’ha vissuta bene... Usava i social non per avere più like o follower ma per far conoscere il Vangelo e aiutare...". Un giovane speciale che non mancava mai al suo appuntamento quotidiano con la santa messa e l’Adorazione eucaristica.

Durante il rito della Beatificazione dopo la petizione del vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, è seguita la lettura da parte del cardinale Vallini della Lettera Apostolica con la quale il Sommo Pontefice ha iscritto nel numero dei Beati il venerabile Servo di Dio Carlo Acutis. E’ stato poi scoperto il quadro con l’immagine del Beato. Si tratta di un ritratto del giovane ad opera del pittore di origine polacca Dawid Kownacki. Un momento molto suggestivo si è avuto con la preziosa reliquia del cuore che è stata portata processionalmente dai genitori di Carlo, per poi essere collocata accanto all’altare.

Il vescovo Sorrentino ha espresso la gioia della chiesa locale e di quella universale per la grazia ricevuta con la Beatificazione di Carlo che è sepolto al Santuario della Spogliazione dove il corpo rimarrà esposto alla venerazione dei fedeli fino al 17 ottobre. Sorrentino (che ha concelebrato ieri insieme al cardinale Vallini e al cardinale Gualtiero Bassetti) ha poi legato idealmente i messaggi della breve vita di Acutis con l’enciclica ’Fratelli tutti’ che Papa Francesco ha firmato una settimana fa: "Qui, per un disegno provvidenziale – ha detto –, Francesco e Carlo sono ormai indissociabili. In loro nome la Chiesa di Assisi promuove un Premio internazionale per una economia della fraternità".

Maurizio Baglioni