
Preoccupa la chiusura della Biblioteca Villa Urbani, interdetta al pubblico il 16 febbraio per problemi di sicurezza. In precedenza si era già resa necessaria la parziale chiusura del piano superiore in seguito a danni al tetto, adesso a cedere è stato l’intonaco di alcuni spazi. Sui cancelli chousi campeggiano scritte e disegni, che manifestano l’attaccamento del quartiere a questa preziosa struttura.
"La Biblioteca – dicono le associazioni C.A.P. 06124 e Il Profumo dei Tigli - é un punto di aggregazione per i quartieri limitrofi e per la città in quanto vi si svolgono, oltre ai servizi bibliotecari, attività eterogenee che spaziano dalla cultura al sociale, gestite da associazioni, gruppi di lettura e cittadini attivi del territorio. Inoltre, tutte le scuole comunali, svolgono attività nella struttura durante tutto l’anno scolastico. Un’attenzione particolare è rivolta ai servizi per la prima infanzia, al sostegno alla genitorialità e ai numerosi studenti che ogni giorno vi si recano per studiare. Il luogo è frequentato anche da persone con disabilità. È un luogo dove l’integrazione trova concretezza. Ciò è facilitato anche dalla suddivisione degli spazi della struttura. Più attività vengono svolte contemporaneamente generando scambi, conoscenze, confronti e soprattutto grande spirito di accoglienza". Le due associazioni hanno indetto un incontro con i soggetti attivi nella Biblioteca per discutere della chiusura e stilare delle proposte da sottoporre all’amministrazione comunale. Tra le ipoetsi, la possibilità di inserire la Biblioteca tra i progetti dell’Art Bonus. Intanto in attesa del compimento dei lavori , "si è pensato che il patrimonio librario potrebbe essere destinato temporaneamente ad altre strutture aggreganti".
Silvia Angelici