"Quando annunciavo i comizi col megafono"

Com’è cambiata la campagna elettorale. Renato Locchi racconta gli anni ’70: "Scelsero me perché usavo bene il congiuntivo..."

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I santini stanno scomparendo, i manifesti non ne parliamo. Ormai le campagne elettorali sono quasi esclusivamente sui social, in tv e a volte in piazza dove però deve esserci un big nazionale della politica, altrimenti il flop è assicurato. Ma è questo il motivo di un voto così volatile e della presenza di un esercito di indecisi? "Per 7 anni sono stato lo speaker ufficiale della sezione del Partito comunista di Ponte San Giovanni: andavo in giro con un mio amico con la Fiat 600 ad annunciare i comizi al megafono. Scelsero me perché avevo un tono di voce squillante, parlavo italiano e non sbagliavo un congiuntivo. Facevamo centinaia di riunioni, ma erano altri tempi..". Renato Locchi ricorda le campagne elettorali agli albori della sua carriera politica. Il già sindaco di Perugia per 10 anni (1999-2009) ha fatto la sua ultima campagna elettorale nel 2010 e già allora la comunicazione era profondamente cambiata. "La personalizzazione della politica ha preso il sopravvento negli anni ’90 – spiega –. Non rimpiango i miei tempi, il mondo è cambiato, ma i mieri ricordi restano piacevoli". Ma nel Pci come venivano organizzate le campagne elettorali? "Si iniziava molto prima con le assemblee della base e delle sezioni per indicare i candidati, c’era una fase propedeutica che durava molto tempo. L’ultima parola non spettava alle sezioni, ma alla Federazione. Ho fatto per molti anni l’annunciatore di comizi .Nel 75 ero segretario della sezione del Pci di Ponte San Giovanni e coprivamo un territorio vasto, da Collestrada e Sant’Enea. Avevamo un ciclostile efficientissimo – racconta –: davanti riportavamo le questioni del territorio, dietro quelle nazionali. Sarei ancora in grado di usarlo". L’ordine era perentorio: nessuno doveva andare oltre il suo territorio. "Certo – continua Locchi – e nel Pci fino al ’90 i santini erano vietati, proprio perché noi puntavamo a conquistare terreno sugli altri partiti. Non a caso molti candidati della Dc o del Psi prendevano più voti di alcuni singoli del Partito comunista. Addirittura se uno del Pci prendeva voti in un territorio non suo, veniva ammonito severamente dal partito e poteva rimetterci il posto da assessore". Altri tempi...

Michele Nucci