Racket della prostituzione: un arresto a Perugia

Sono in tutto sei le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta della polizia. Vittime dell'organizzazione alcune ragazza venezualene

Volanti della Polizia

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Perugia, 18 maggio 2018 - C'è un arresto anche a Perugia nell'indagine della polizia contro un giro di prostituzione che vedeva coinvolte giovani ragazze venezuelane, arrivate in Italia con la promessa di un lavoro regolare e lecito, quindi spedite a prostituirsi in appartamenti nel comune di Giugliano in Campania (Napoli), con tanto di inserzioni pubblicitarie su siti internet di appuntamenti.

Il provvedimento che ha disposto gli arresti domiciliari per tre italiani residenti a Pozzuoli (Napoli), Pontecagnano (Salerno) e Perugia e tre venezuelani, un uomo e due donne, queste ultime residenti in Sicilia tra Palermo e Messina, è stato emesso dal Gip del tribunale di Napoli Nord su richiesta della procura guidata da Francesco Greco. Le indagini sono partite da una denuncia presentata dal console generale aggiunto in Italia della Repubblica venezuelana, che ha segnalato la vicenda di una sua connazionale costretta a prostituirsi.

La donna, rintracciata dagli investigatori della polizia, ha poi raccontato l'incubo vissuto dal suo arrivo in Italia, un destino comune a molte ragazze venezuelane. Gli inquirenti hanno scoperto come i gestori del racket erano organizzati; c'era un italiano che prelevava le ragazze dall'aeroporto, quindi le accompagnava negli alloggi e poi presso i centri estetici dove venivano sottoposte a trattamenti di bellezza per poi finire diritte nel giro della prostituzione. Altri due italiani curavano le inserzioni pubblicitarie, in cui indicavano le fattezze fisiche delle ragazze e il compenso reclamato. C'era poi la madame venezuelana, che gestiva gli appartamenti dove le ragazze si prostituivano, e spesso le sublocava a queste ultime facendosi pagare fitti molto più alti di quelli di mercato