Pronti alla rivoluzione Metrobus. Ma l’inizio degli interventi slitterà ancora di qualche mese

Lo hanno annunciato il sindaco e l’assessore all’Urbanistica. "È in corso di definizione il progetto esecutivo, approvazione prevista per aprile". Quindi l’avvio dei cantieri avverrà entro l’estate.

Pronti alla rivoluzione Metrobus. Ma l’inizio degli interventi slitterà ancora di qualche mese

Pronti alla rivoluzione Metrobus. Ma l’inizio degli interventi slitterà ancora di qualche mese

Slitta ancora di qualche mese l’inizio dei lavori del Metrobus e se tutto andrà bene vedremo gli operai entro l’estate. Ad annunciarlo durante la presentazione del progetto l’altra sera al teatro Brecht di San Sisto, il sindaco Andrea Romizi, l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia e la consigliera Cristiana Casaioli.

Rispetto a quanto annunciato in sede di presentazione, lo scorso luglio - i cantieri avrebbero dovuto aprire ad ottobre-novembre – a dicembre si era infatti parlato di inizio degli interventi per questa primavera, mentre ora si va ancora oltre.

Tutto comprensibile vista la portata dell’opera. "E’ in corso di definizione il progetto esecutivo – ha detto la dirigente alla Mobilità del Comune, Margherita Ambrosi -, la cui approvazione è prevista per il mese di aprile. Essendo state anticipate le procedure di esproprio, è previsto l’avvio del cantiere entro l’estate 2024, previa "bonifica" delle aree interessate. Il Pnrr – ha aggiunto – prevede quale termine massimo per la scadenza del finanziamento il mese di giugno 2026 entro cui, dunque, il sistema dovrà andare in esercizio con completamento dei lavori alla fine del 2025".

Ma Metrobus significa non solo mobilità pubblica, ma anche riqualificazione dei quartieri che saranno attraversati dai maxi bus di 18 metri.

"Interventi di riqualificazione urbana – è stato detto durante l’incontro –, che consisteranno nel rifacimento di asfalto stradale, nella realizzazione di nuovi marciapiedi e di percorsi ciclabili per la connessione delle velostazioni alla rete ciclabile in corso di attuazione". Elemento distintivo saranno le fermate: le pensiline saranno elementi importanti unici oggetti in elevato (3,3 metri), e quindi facilmente individuabili anche a distanza, anche grazie alla presenza di un totem di 5 metri. Le fermate garantiranno un’accessibilità universale, avranno sistemi di infomobilità (emettitrice titoli di viaggio, pannello informativo statico, pannello informativo dinamico, pannello informativo tattile per i non vedenti) e videosorveglianza. In più le fermate di quartiere, tutte intermodali (parcheggi di scambio e piste ciclabili) sono pensate come vere e proprie piazze coperte, integrate con ulteriori servizi.

L’opera collegherà Castel del Piano, San Sisto, ospedale e Fontivegge con un percorso di circa 12,5 chilometri di lunghezza, ventidue le fermate (distanza l’una dall’altra di 350 metri). Il sistema impiega 8 autobus contemporaneamente dei 13 acquistati da circa 130 posti l’uno nonché 750 passeggeri/ora/direzione, la domanda giornaliera stimata è di 22.500 persone e il servizio sarà fornito con orario prolungato (5.30-1 di notte), con frequenza di passaggio di massimo 10 minuti.