"Preghiamo per la pace tra Russia e Ucraina"

Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve contro il conflitto. Il cardinale Bassetti: "Rischio conseguenze irreparabili"

Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve prega per la pace tra Russia e Ucraina e per il buon esito dell’evento “Mediterraneo, frontiera di pace 2”, in programma a Firenze fino a domenica. Lo annuncia, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e promotore dell’evento ispirato dalla profezia di Giorgio La Pira, il sindaco “santo” di Firenze impegnato per la pace fra le nazioni e organizzatore dei “colloqui mediterranei”. Ci saranno Papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Mario Draghi e oltre centoventi tra vescovi e sindaci in rappresentanza delle Chiese e delle città di tre continenti che si affacciano sul Mediterraneo.

"Un evento più che mai necessario in un momento in cui soffiano forti venti di guerra", dice Bassetti. Sulla crisi russo-ucraina il cardinale è vicino alle popolazioni coinvolte, in particolare ai numerosi ucraini che vivono in Umbria (alcuni dei quali li conosce personalmente), chiedendo alla sua comunità diocesana di pregare incessantemente affinché prevalga la pace. "I nostri amici ucraini testimoniano giorno dopo giorno la loro grande trepidazione per quello che sta accadendo di irreparabile nel loro Paese – commenta il cardinale –. Il Signore, attraverso la sua Parola, ci esorta a preservare la pace, a costruire la pace dove essa è in pericolo. Lo chiede a tutti i cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà nell’essere uniti nella promozione della pace".

"Alla vigilia dell’evento di Firenze – prosegue Bassetti - sento il dovere di dire una parola a tutti voi, che siete la mia famiglia diocesana. È un fatto di rilievo storico che le Chiese si incontrino in quanto mediterranee perché i problemi del mare nostrum vanno affrontati e risolti insieme. Occorre una visione poliedrica e non miope per affrontare le gravi crisi dell’area mediterranea. Anche l’incontro dei sindaci riveste un analogo valore storico e profetico. Nel pensiero di La Pira, le città sono il nesso attraverso cui passa la storia, perché è in esse e grazie ad esse che le giovani generazioni accolgono valori, sogni, tecnologie per far fronte alle sfide presenti".

"I sindaci mediterranei che hanno risposto all’invito del loro collega di Firenze, Dario Nardella – conclude il cardinale –, porteranno in quella città la storia di comunità provate dalla pandemia, dalla lunga crisi economica e dalle crisi migratorie; presenteranno il volto autentico di città in cui sono tuttora le macerie delle guerre. Proprio perché avranno negli occhi i bisogni di persone in carne ed ossa, bambini, giovani, anziani, con i loro desideri di vita, di benessere economico e di serenità, questi sindaci, ne sono certo, matureranno insieme desideri e proposte di vita, di benessere economico e serenità spirituale. Tutti ci sentiremo e saremo coinvolti. In una parola, tutti ci sentiremo impegnati a far crescere segni concreti di speranza. Nel pensiero di La Pira, le città sono il nesso attraverso cui passa la storia, perché è in esse e grazie ad esse che le giovani generazioni accolgono valori, sogni, tecnologie per far fronte alle sfide presenti".