Porzi: "Entrata in Azione con il Terzo Polo"

La consigliera regionale, candidata con Calenda & co. parla per la prima volta dopo l’abbandono del Pd: "Lì non c’è più spazio per i moderati"

Migration

di Donatella Miliani

Il dopo-elezioni è anche un tempo in cui si tirano le somme e, magari, di ’resa dei conti. Abbiamo chiesto di fare un bilancio del voto in Umbria a Donatella Porzi, consgiliere regionale, ex presidente del Consiglio regionale e anche ex dem, candidatasi nelle liste del Terzo Polo.

Lei fino ad oggi si era limitata solo a poche righe d’addio. Le va di dire ora che cosa o chi l’ha portata a fare la scelta di uscire dal Pd?

"Il mio disagio in questo Pd era noto da tempo ma ho provato fino all’ultimo a ricucire nella speranza che i moderati potessero essere considerati un valore aggiunto. Tutto è precipitato quando nella fase della costruzione delle alleanze, necessarie per poter sperare in qualche risultato di successo, l’accordo con Azione è saltato e quello con Italia Viva neanche ipotizzato a favore dell’accordo con le forze massimaliste di sinistra. In quel momento ho capito che il Partito, come in altre occasioni pubbliche ho avuto modo di dire, e come le dichiarazioni di alcuni

esponenti di primo piano negli ultimi giorni dimostrano, tende a voler essere la rifondazione sbiadita dei Ds tradendo i valori e le basi da cui siamo partiti insieme nel 2007. A quel punto ho accettato di mettermi a disposizione per la costruzione di un nuovo progetto e la sfida di candidarmi, sapendo che per me non ci sarebbe stata alcuna

possibilità di elezione, ma che avrei speso la mia figura per rafforzare il progetto riformista nel

quale da subito mi sono ritrovata".

Si è candidata nel complesso collegio regionale del Senato. "Sì, dove ho condiviso l’esperienza con altre persone che altrettanto generosamente si sono messe a disposizione, alcuni di loro vengono dall’esperienza civica di Civici X con cui già da tempo in consiglio ho sperimentato una proficua collaborazione. Ritengo che le condizioni per far bene ci siano tutte".

Soddisfatta di cone è andata?

"Sì, moltosoddisfatta del risultato umbro del Terzo Polo, non era facile né scontato ottenere la fiducia di tanti cittadini che, sempre più disorientati dalle richieste di un voto utile, hanno

dimostrato che una forza politica, costituita alla vigilia di questa elezione, ha la sua ragione di esistere e uno spazio molto ampio su cui lavorare. L’ 8% raggiunto in Umbria getta le basi per un progetto che, a giudicare dai tanti contatti e apprezzamenti ricevuti, ha la possibilità di diventare la casa comune di riformisti, liberali, popolari per la chiara identità che la proposta esplicita senza mezzi termini, con quel pragmatismo, a volte scomodo, ma indispensabile per muoverci in questo momento storico. Nei prossimi mesi ci aspetta una tempesta economica perfetta, le nostre proposte si dimostreranno le più attinenti per superare la crisi".

E’ stata una campagna elettorale anomala...

"Particolare, almeno per me, che non potevo rivolgermi al mio solito mondo, per il grande rispetto che ho del partito da cui sono uscita non con facilità e leggerezza. Mi sono ritrovata in un contesto nuovo, con molti volti conosciuti, che prima di me avevano maturato la decisione di abbandonare il Pd e con volti nuovi, alcuni provenienti da altre esperienze politiche. Tanti i giovani, competenti, informati sui temi e vogliosi di essere protagonisti di una nuova stagione, al passo con i tempi e con le nuove dinamiche di un mondo sia globale che locale. Sono loro a dare slancio e nuova linfa ad un progetto fortemente europeista con contenuti e metodologie del tutto innovativi. Un progetto che tra i giovani ha trovato grande consenso, come confermano gli studi che analizzano i flussi di voto.