Ponte chiuso, sindaci in pressing sull’Anas

Bisognerà attendere fino al 9 agosto per la riapertura della struttura sul lago di Corbara. Tardani: "Gravi disagi per i lavoratori".

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Bisognerà attendere fino al 9 agosto per la riapertura al traffico del ponte sul lago di Corbara il cui blocco sta creando enormi problemi di collegamento tra il Perugino e l’Orvietano. Le gravi e pericolose carenze riscontrate sul trave principale della struttura hanno convinto l’Anas a bloccare immediatamente il transito dei veicoli ed ora ci si augura che i lavori di messa in sicurezza possano essere svolti nel più breve tempo possibile, rispettando la tempistica annunciata, a causa dei profondi disagi che gravano su chi deve quotidianamente spostarsi da Orvieto verso Todi e viceversa.

I sindaci di Baschi Damiano Bernardini e di Orvieto Tardani vanno in pressing nei confronti dell’Anas. "Nell’ultimo mese abbiamo ripetutamente evidenziato come la viabilità del territorio stesse subendo una sollecitazione insostenibile - dice Bernardini - con il supporto dei tecnici comunali e della polizia municipale, abbiamo sorvegliato le strutture più a rischio, trasmettendo puntuali segnalazioni agli organi competenti. Questa volta l’intervento di Anas ha scongiurato rischi e conseguenze peggiori, ma ora abbiamo bisogno di soluzioni tempestive ed efficaci, accompagnate da una effettiva opera di prevenzione". Tardani sollecita invece l’Anas a trovare altre soluzioni alternative prima del 9 agosto. "La chiusura al traffico del ponte sul lago di Corbara lungo la statale 448 rappresenta un grosso disagio per il territorio orvietano e in particolare per i lavoratori e le imprese che vedono allungati i tempi di percorrenza per raggiungere la zona di Perugia e la E45 - dice – sentiti i rappresentanti delle associazioni di categoria, ho parlato direttamente con il responsabile territoriale di Anas per l’Umbria, ingegner Nicola Nibbi, al quale ho rappresentato le problematiche che la situazione verrà a creare e l’ho invitato a valutare tutte le possibili soluzioni che possano ridurre i disagi anche prima della data di riapertura. Abbiamo avuto rassicurazioni che Anas si sta già muovendo per una rapida soluzione del problema".

Nel frattempo nasce l’alleanza tecnico-scientifica per la sicurezza di ponti e viadotti in Italia. Enea, i Politecnici di Torino e Milano e le universita’ di Pisa, Padova, Perugia, Camerino, Messina e della Campania hanno dato vita al Consorzio Fabre, che mettera’ in campo gli esperti piu’ qualificati e le tecnologie piu’ avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro paese e per promuovere e coordinare le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale.

Cla.Lat.