"Pista ciclabile nel degrado Regnano rovi e sterpaglie"

Proteste e disagi, il 3 settembre incontro in Regione con i sindaci interessati

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Per risolvere l’inqualificabile situazione di degrado e abbandono della pista ciclabile Spoleto-Assisi (foto in basso) si muove la Regione. Per sabato 3 settembre alle ore 10 l’assessore Regionale Enrico Melasecche ha convocato a Cannara tutti i sindaci dei territori attraversati dalla pista ciclabile. Durante l’incontro sarà affrontato, in maniera definitiva, il problema relativo della manutenzione della infrastruttura, degli interventi strutturali ma anche e soprattutto si potranno conoscere i tempi necessari per completare l’intero tracciato della Spoleto-Assisi. "Queste le garanzie che ci aspettiamo dalla Regione, in merito alle competenza di manutenzione della pista. Competenze – spiega il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio (foto in alto) – che in più di una circostanza abbiamo sollecitato alla Regione nel tentativo di correre ai ripari per eliminare la situazione di degrado della pista frequentata ogni fine settimana da un esercito di cicloamatori provenienti da fuori regione. Manutenzione di cui in passato era stato il Consorzio della Bonificazione Umbra a farsi carico, poi negli anni solo indifferenza nei confronti della pista nascosta dalle sterpaglie e dall’alta vegetazione.

Un degrado da cancellare in tempi celeri – conclude Sperandio –. Sersono risposte concrete in merito agli interventi strutturali per completare il tracciato della ciclabile Spoleto - Assisi, il cui attuale stato di abbandono si scontra con le bellezze paesaggistiche dei territori attraversati". Lo stato di abbandono della pista ha favorito la crescita delle sterpaglie e della folta vegetazione che ha cancellato quasi per intero il tracciato. Situazione che impedisce il transito in sicurezza dei cicloamatori e favorisce la presenza di animali di ogni tipo (serpenti e topi per esempio). Lungo la pista poi i segnali di divieto di transito sono stati divelti, per giunta la folta vegetazione presente rischia di impedire il transito persio delle bici: è facile immaginare quello che potrebbe accadere nell’eventualità di una emergenza (cosa che è accaduta di recente ai vigili del fuoco per un incendio che ha interessati alcune piante), ipotizzabili le difficoltà per i mezzi di soccorso, qualora un cicloamatore dovesse accusare un improvviso malore. Degrado e norme di sicurezza inesistenti, dunque, che negli ultimi mesi hanno allontanato la presenza di gruppi di cicloamatori di fuori regione che nel fine settimana erano frequentatori abituali della Ciclabile Spoleto-Assisi. Da notare che questi ultimi, a conclusione della loro pedalata settimanale, frequentavano abitualmente ristoranti e pizzerie, contribuendo a dare una boccata di ossigeno alla strutture ricettive dei territori frequentati.

Carlo Luccioni