La storia di Benedetto, in volo col paracadute per ricordare la zia Elvira

Giovane altotiberino in tv dalla Parodi per ricordare la ‘Pilota’

Paolucci prima del lancio col paracadute con lo striscione per la zia

Paolucci prima del lancio col paracadute con lo striscione per la zia

Città di Castello (Perugia), 13 novembre 2018 – "C'era una volta zia Elvira che in tempo di guerra era la prima, dal terrazzo di casa, ad avvistare gli aerei in modo da avvisare gli altri e metterli in salvo. Tutti la chiameranno poi la ‘pilota’, nonostante la sua atavica paura del volo...".

Paura che non ha avuto affatto suo nipote Benedetto Paolucci che domenica ha commosso tutta Italia nella trasmissione La Prima Volta condotta da Cristina Parodi andata in onda nella fascia pomeridiana di Rai Uno. Insieme a Benedetto, protagonista di quella trasmissione in realtà è stata zia Elvira Tiroli che adesso non c’è più e alla quale il nipote ha dedicato il suo primo lancio col paracadute.

Durante il lancio
Durante il lancio

"Tutti la chiamavano ‘Pilota’ per la paura degli aerei che bombardavano le zone a sud del comune di Città di Castello, in particolare della frazione di Promano, dove risiedeva con la famiglia ai tempi della Grande Guerra» ha raccontato il nipote che vive a Città di Castello. Una storia commovente, che ha tenuto incollato alla tv il pubblico del pomeriggio domenicale, fino al momento clou, ovvero il lancio con il paracadute che ha fatto il nipote, Benedetto in onore ed in ricordo della zia, cui era molto legato e con la quale aveva scattato tante Instagram Stories ogni sera, prima di andare a dormire, un modo per dare la buonanotte ai suoi followers. La stessa Cristina Parodi ha raccontato con grande sensibilità questa storia, piaciuta in Rai e si è commossa nel vedere le immagini del lancio in volo con lo striscione tenuto in mano dal ragazzo con la dedica alla zia volata in cielo qualche mese fa.

"E’ stata un’esperienza molto bella e intensa – racconta Benedetto di ritorno dalla tv –, il momento clou è stato sicuramente quello del lancio con il paracadute... esattamente nel momento in cui si è aperto il portellone ad una quota di circa 4mila metri... molti avranno pensato probabilmente che sono un matto… Grazie a Cristina Parodi per avermi fatto vivere un’esperienza così speciale ricordando la zia Pilota!".

C. Crisci