Piatto di Sant’Antonio: una fede “da asporto“

Le regole anti-Covid non hanno frenato la devozione per uno dei riti più amati. A Santa Maria degli Angeli la festa è stata sentita

Piatto da asporto e Priori ‘congelati’: diverso nella forma, a causa dell’emergenza Covid-19, ma non nella sostanza, con una devozione forte, un’attenzione ai bisognosi, un forte senso di appartenenza alla comunità angelana con spirito di servizio e di solidarietà.

E’andata in archivio l’edizione 2021 del piatto di Sant’Antonio Abate, in onore del patrono degli animali, con un programma ridotto, culminato nella Santa Messa nella Basilica papale, con la partecipazione contingentata di fedeli, priori, amministratori cittadini, ma senza la processione, la benedizione del pane degli animali, che rappresentavano di momenti dalla forte partecipazione popolare.

Anche la consumazione del piatto – nella sua composizione tradizionale, con maccheroni, due fette di carne, in umido, quattro salsicce, due polpette, pane, mezzo litro di vino e due mele - è avvenuta in modalità da asporto, segno dei tempi.

Segno dei tempi anche il fatto che, per la seconda volta nella storia della manifestazione – nata, guarda caso, per rendere grazia a Sant’Antonio Abate invocato dai fedeli per far cessare un’epidemia che mieteva vittime fra i cavalli – i Priori Serventi di quest’anno rimarranno in carica anche per il 2022; in precedenza i Priori erano rimasti in carica per più di un mandato durante il periodo bellico, dal 1941 al 1946.

Nonostante la difficile situazione i Serventi 2021 e ora anche 2022 - Moreno Fortini presidente, Matteo Visconti vice presidente, Giacomo Fioroni segretario, Simone Tarpanelli coordinatore, Andrea Pennaforti tesoriere, Franco Piselli,Roberto Raspa, Michele Capone, Alessandro Fioroni, Matteo Buzzavi, Stefano Pucciarini, Alessio Feliciani - hanno comunque organizzato diverse attività nel segno della beneficenza legate alla pandemia.

In particolare nel mese di aprile sono state donate 2000 mascherine chirurgiche al Serafico di Assisi ed è stato elargito un contributo per acquisto macchinario sanificazione ambulanze e mezzi trasporto disabili e ambienti fino a 120 mq alla Confraternita Misericordia di Assisi. Nel mese di dicembre, poi, sono state donate 1000 mascherine chirurgiche alla Casa di Riposo Andrea Rossi e calzari e tute protettive al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Foligno.