Piano sanitario, la Giunta ’taglia’ E i distretti scendono da 12 a 4

Altra sforbiciata (erano 5) dopo la pre-adozione di novembre: quello del Trasimeno torna con il Perugino "Revisione che rispetta il dettato ministeriale effettuata sulla base di popolazione, strade e e strutture"

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Il nuovo Piano sanitario regionale taglia un altro Distretto: dagli attuali 12 infatti, in prima istanza (lo scorso novembre sede di pre-adozione) erano stati ridotti a 5. Ora con l’adozione dell’atto avvenuta ieri da parte della Giunta-Tesei (poi tocca a Commissione e Consiglio regionale), i Distretti scendono a quattro. "Questa nuova configurazione – afferma l’assessore alla Salute, Luca Coletto – risulta in linea con criteri e target previsti dal Decreto del Ministero della Salute 20 gennaio 2022, recante la ripartizione programmatica delle risorse per i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano degli Investimenti complementari".

Insomma, una sorta di "imposizione" per legge. I quattro distretti (con le due Aziende sanitarie che restano tali) si chiameranno: Nord-Est Centro-Ovest, Sud-Est e Sud-Ovest. Nel primo (Als-Nord-Est 192mila abitanti), affluiranno gli attuali distretti dell’Alto Tevere, Alto Chiascio, Assisano; Nell’Asl 1 -Centro Ovest (308mila persone) ci saranno Trasimeno, Perugino, Media Valle del Tevere; nell’Asl 2 Sud-Est (156mila) Foligno, Spoleto e Valnerina; nell Asl 2 Sud-Ovest (223mila residenti) Terni, Narni-Amelia-Orvieto. E ancora nel Nord Est previsti 5 Centri di Salute, 4 pronto soccorsoposto di primo soccorso; nel Centro Ovest 9 Centri salute, 1 Hospice e 4 pronto soccorso; Nel Sud-est 8, 1 e 4 e infine nel Sud-Ovest 7 Centri salute, 1 Hospice e 4 posti di primo soccorso. Fin qui i numeri. Sarà poi introdotto un "coordinatore dei distretti", per ogni Azienda Sanitaria Usl, "con l’obiettivo di garantire l’omogeneità dei servizi nel territorio di riferimento". La revisione è stata fatta in base alla popolazione, orografia, vie di comunicazione e della presenza di strutture sanitarie "al fine di concepire il miglior scenario possibile per la valorizzazione dei territori, senza però incorrere in complesse operazioni di ingegneria istituzionale". Questa sembra a prima vista la più significativa variazione rispetto al documento di dieci mesi fa che è stato discusso, condiviso e cambiato dopo incontri con sindacati, Università, sindaci.

Quanto alla Governance politica sanitaria regionale, ci sarà un direttore in meno: la "cabina di regia" comprenderà presidente della giunta e assessore salla Salute coadiuvati dai direttori delle quattro aziende sanitarie e ospedaliere, da quello regionale della sanità, da altri due direttori e dall’amministratore unico di Puntozero. Previsto anche il supporto del "Creva" (Commissione tecnica regionale che valuta e autorizza le spese e gli investimenti delle 4 aziende), il nuovo sistema di accreditamento istituzionale. Prevista anche l’istituzione di un IRCSS, l’attuazione del Protocollo d’Intesa con l’Università degli Studi di Perugia e lo sviluppo dell’ecosistema digitale dei servizi per il cittadino.