Giovanissimo massacrato dalla baby-gang

Importunano la ragazza e lui la difende. Calci e pugni dai minorenni.Gravi ferite e fratture

Baby gang

Baby gang

Perugia, 8 febbraio 2018 -  L’incubo baby-gang si materializza di nuovo a Ellera di Corciano in una serata qualsiasi, e torna a far paura. Un ragazzo residente in zona, italiano ma di etnia straniera, 19 anni, è stato letteralmente pestato da un gruppetto di minorenni, sembra di origine straniera. Alcuni degli aggressori avrebberotra i 15 e i 16 anni – secondo le prime informazioni – e non hanno lesinato calci e pugni con tanta violenza da ridurre il giovane una maschera di sangue. Il diciannovenne è ricoverato in ospedale con 30 giorni di prognosi per ecchimosi e fratture varie: è stata un’ambulanza del 118 a soccorrerlo e trasportarlo al Santa Maria della Misericordia dopo che era scattato l’allarme.

Tra le ipotesi I attualmente al vaglio degli investigatori dell’Arma, anche quella secondo cui la vittima aveva poco prima tentato di ‘difendere’ un’amica minorenne dalle avances fin troppo insistenti provenienti dal gruppetto di violenti. L’episodio, coperto dal massimo riserbo ma su cui stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Perugia diretti dal capitano Pierluigi Satriano è avvenuto intorno alle 20 di martedì al Centro commerciale ‘Gherlinda’, già in passato punto di ritrovo di bande di ragazzini. Quando il giovane è intervenuto per dare conforto alla ragazza, il gruppetto gli si è letteralmente scagliato contro. La notizia si è presto diffusa anche tra gli adolescenti perugini che frequentano normalmente il Gherlinda.

Per tutta  la serata e la giornata di ieri gli investigatori hanno sentito passanti, amici e gli stessi protagonisti dell’aggressione, nel tentativo di identificare i componenti della gang. Qualcuno avrebbe parlato di stranieri, alcuni di provenienza balcanica ma quasi certamente nati in Italia. Fondamentali, nella ricostruzione dell’episodio, anche le riprese effettuate dalle telecamere del centro commerciale e da quelle piazzate nelle aree limitrofe. A quanto accaduto c’è da aggiungere un altro episodio, sempre al Gherlinda: un quindicenne è stato medicato al pronto soccorso ma non si sa se questo episodio sia comunque collegato con il pestaggio.

Proprio nei giorni scorsi dalla relazione sull’andamento della giustizia era emerso il dato, assai preoccupante, di un aumento seppur lieve dei reati commessi da infraquattordicenni. Il tribunale per i minorenni ha infatti pronunciato in appena un anno ben 28 sentenze di non doversi procedere. Un altro dato desta riflessione: la metà degli indagati per spaccio e lesioni sono minorenni extracomunitari (16 albanesi, 27 marocchini, 23 egiziani, 21 tunisini, 9 ivoriani, 4 ecuadoregni, 4 macedoni, 19 ucraini). E soprattutto 129 indagati sono stranieri ma nati in Italia.