Perugia in Serie B: ora c'è da rifare la curva nord dello stadio. Corsa contro il tempo

Lavori sui gradoni per 800mila euro. In stallo il progetto con Cdp e Credito sportivo. Palazzo dei Priori pensa a un’operazione diversa

Un momento della festa promozione del Perugia

Un momento della festa promozione del Perugia

Perugia, 4 maggio 2021 - Adesso la cosa più urgente è mettere in sicurezza la curva nord del vecchio "Curi". Perché settembre è dietro l’angolo e ricominciare il campionato di Serie B senza che il ‘cuore del tifo’ sia agibile sarebbe un brutto colpo. E’ vero che bisognerà vedere quanti spettatori saranno ammessi all’inizio del prossimo campionato, ma i lavori previsti sui gradoni (800mila euro) non sono più rinviabili e verranno effettuati quanto prima – così promette Palazzo dei Priori –, proprio per avere uno stadio pronto per il debutto della serie cadetta tra fine agosto e inizio settembre.

Perchè al momento – non va dimenticato – la capienza del "Curi" è di sole diecimila persone. "La sicurezza è aspetto sul quale non si può derogare – spiega l’assessore comunale allo Sport Clara Pastorelli – soprattutto per la curva e la gradinata che sono le strutture dello stadio quelle più sollecitate dal maltempo.

E ci auguriamo che questo sia l’ultimo intervento di questa portata su un impianto che va verso i 46 anni...". Già perché "in cantiere" c’è il "Nuovo Curi" e la cosa buona è che la promozione di domenica in B ha ridato subito entusiasmo. Non a caso sia il sindaco Andrea Romizi che l’assessore Pastorelli abbiano immediatamente rilanciato la questione.

Ma al di là dei facili entusiasmi l’operazione resta complessa e attualmente resta in fase di attenta valutazione sia da parte dell’assessore, che del segretario generale di Palazzo dei Priori, Francesca Vichi, che stanno esaminando l’aspetto finanziario e in particolare gli anticipi che dovrebbe effettuare il Comune. Secondo le voci che filtrano la situazione sarebbe in stallo, più d’uno ritiene che l’operazione da 36 milioni di euro imbastita con Cassa depostiti e prestiti e Credito sportivo sia eccessivamente ambiziosa. E costosa. Soprattutto che richieda un impegno economico eccessivo da parte dell’amministrazione comunale da un lato e la difficoltà di reperire finanziatori privati dall’altro: Cdp non ha la fila per un investimento a Perugia in questo momento.

Ecco perché si sta pensando a un progetto più snello, meno costoso, in grado però di garantire quel restyling profondo che Romizi non riesce a portare a termine nonostante un impegno assunto ormai sette anni fa. Si procede insomma su due binari, in attesa però di decidere quale treno far proseguire e quale fermare. "Dobbiamo limare ogni aspetto - riprende l’assessore - perché costruire un’operazione di questa portata è complesso. Certo, una cosa è avere la squadra in B, un’altra in serie C.

Questo cambia anche per gli investitori. Senza scordare che la Regione ha dato la propria disponibilità a sostenerci". Questo è un altro aspetto del discorso. il Comune ha infatti inserito l’opera nel piano "Next generation" che dovrebbe intercettare fondi dal "Recovery plan", non tanto per la struttura in sé, ma per l’opera di riqualificazione ambientale che rappresenta all’interno dell’area di Pian di Massiano. Ma mentre a Terni fanno passi da gigante qui siamo ancora alla filosofia...