Ha le doglie e chiama il 118. Troppo tardi per l'ospedale, il parto in casa come una volta

Perugia, grazie a un infermiere tutto è andato bene

Centrale del 118

Centrale del 118

Peuriga, 30 dicembre 2019 - Ha partorito in casa, come accadeva una volta. Solo che al posto della ostetrica, è arrivato un operatore del 118 di Perugia per gestire l’emergenza, in sicurezza. Protagonista una donna di 30 anni, residente in un condominio di Pontevalleceppi.

Ieri mattina è arrivata la richiesta di soccorso, in seguito alle doglie. Alle 9.20 l’autoambulanza è partita dalla postazione di Ponte Felcino e, in pochissimi minuti, gli operatori sanitari si sono resi conto che la donna stava per partorire e non poteva quindi essere trasferita in ospedale. Così Alan Pinti , l’infermiere designato, ha potuto ripetere una precedente esperienza capitatagli cinque anni fa e far partorire la donna in casa.

«Le condizioni oggettive stavolta erano diverse – racconta ora l’infermiere –, la prima volta il parto avvenne in autoambulanza, stavolta invece la donna era in bagno e c’era tanta apprensione. Tutto è andato per il meglio – aggiunge – ho condiviso la commozione della mamma e del papà ed ho subito chiesto come avrebbero chiamato il bambino", Thomas.

Il piccolo, 3 chili alla nascista, sta bene ed è stato trasferito, insieme alla mamma nella struttura di ginecologia e ostetricia del Santa Maria della Misericordia. "Vedo ogni tanto Maria Elena, la bambina che aiutai a nascere la prima volta – aggiunge Pinti – i genitori mi informano dei suoi progressi. Dopo quell’esperienza siamo diventati amici. Spero che accada la stessa cosa con il piccolo Thomas". Nelle settimane scorse gli operatori del 118 avevano assistito una donna che aveva partorito sul marciapiede davanti all’ospedale di Perugia.