Palpeggia la vicina di casa, divieto di dimora in città e in provincia per un cinquantenne

Perugia, il caso in aula. Ricorso della difesa al tribunale del Riesame

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Perugia, 13 novembre 2019 - Avrebbe palpeggiato, contro la sua volontà, una diciottenne sua vicina di casa che aveva accompagnato nell’Orvietano a fare una commissione il 50enne, originario di Fabro ma residente a Perugia, indagato per violenza sessuale ma soprattutto sottoposto al divieto di dimora nell’intera provincia di Perugia dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Terni, Zanetti su richiesta della procura. Una sorta di “confino“ che dura da 4 mesi.

Un “fattaccio” accaduto nel luglio scorso ma venuto alla luce ora con l’udienza davanti al tribunale del Riesame di Perugia (presidente Narducci, Avenoso e Vella) con la richiesta di revoca del provvedimento discussa ieri mattina in aula.

In particolare la decisione del gip si basa sul fatto che la vittima dei toccamenti denunciati – mentre si trovavano davanti al lago di Corbara – abita sullo stesso condominio dove risiedono l’indagato e la famiglia e quindi la 18enne sarebbe stata costretta a incontrarlo ogni giorno. Una circostanza che potrebbe mettere a rischio la prosecuzione delle indagini, tuttora in corso.

Il giudice, nei giorni scorsi, ha infatti ha rigettato la richiesta difensiva di revoca del divieto di permanenza nell’intera provincia. Questione che ieri mattina in aula l’avvocato Francesco Crisi – difensore dell’indagato – ha cercato di “calmierare“ chiedendo preliminarmente la revoca del divieto, anche per consentirgli di lavorare o, in subordine, che il divieto sia esteso solo al comune di Perugia: un fatto che permetterebbe al suo assistito di vivere in un’altra casa di sua proprietà sempre nel Perugino.

Tutto accade, appunto in piena estate, secondo la ricostruzione della vittima. L’uomo le si avvicina repentinamente e la tocca sul seno, sul collo e sulle gambe. E’ la diciottenne che nel pomeriggio presenta denuncia ai carabinieri. Ipotesi accusatoria sempre respinta dall’indagato.

Nei prossimi giorni sarà il tribunale di Perugia a decidere sulla misura cautelare mentre le indagini sull’episodio proseguono per verificare quanto sostenuto dalla giovanissima.  

Eri.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA