"Ora Pietralunga non è più isolata" Ma a preoccupare sono le dighe

Il sindaco Mirko Ceci: "Svariati milioni di danni sul territorio, torrente Carpinella da mettere in sicurezza". Raffiche di vento a 100 km orari a Badia Petroia, molte vie impraticabili. La Regione: "Aiuti economici"

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"A Pietralunga, non ci sono più frazioni isolate: tutte le famiglie che erano rimaste bloccate nelle loro abitazioni con la viabilità interrotta sono state raggiunte. L’attenzione dei tecnici è rivolta all’esame di alcune dighe a monte rispetto al paese. I danni, secondo una prima sommaria stima, ammontano a svariati milioni di euro su tutto il territorio, la speranza è che riconoscano presto lo stato di calamità": è il sindaco Mirko Ceci a fare il punto della situazione dopo l’alluvione che ha devastato il piccolo comune dell’Altotevere umbro. Tra ampie schiarite e momenti di pioggia e vento la giornata di ieri a Pietralunga è stata contrassegnata dai tantissimi interventi messi in atto da cittadini, volontari, squadre della protezione civile e mezzi di soccorso per ovviare alle situazioni più difficili, a partire dalle strade. La viabilità, quella provinciale è stata riaperta, ma molte arterie comunali non sono praticabili. Poi c’è la questione legata al torrente Carpinella che, esondato nella notte tra giovedì e venerdì, ora necessita di importanti interventi. "La Regione dovrà intervenire a breve sulla messa in sicurezza del torrente Carpinella, allo stato attuale pieno di alberi e materiale inerte", aggiunge ancora il sindaco che sta monitorando personalmente le situazioni più complesse generate da questa ondata così improvvisa e imprevedibile. "Il Comune aveva ricevuto l’allerta meteo arancione, ma il temporale è stato particolarmente violento. Il fiume Carpinella - aggiunge Ceci - è passato direttamente dalla secca a uscire dagli argini, invadendo le strade. E’ successo tutto tanto in fretta. Improvvisamente le strade si sono trasformate in fiumi". Acqua e fango che hanno provocato danni ingenti anche alla zona industriale, ferma perché invasa da circa 70 centimetri di fango; inoltre diverse frane hanno colpito abitazioni e sono in corso di valutazione eventuali ipotesi di sgombero. Gli interventi di ieri si sono concentrati principalmente nella rimozione del fango e lavaggio strade, pulizia dell’area industriale dove si è svolto un intervento di bonifica grazie ai volontari di protezione civile. Nelle scorse ore l’assessore Enrico Melasecche ha compiuto un sopralluogo anche a Pietralunga ricordando che l’Umbria insieme alle Marche ha chiesto lo stato di calamità nazionale. Ha poi sottolineato l’urgenza dell’approvazione della nuova legge regionale di Protezione civile "che consentirebbe di fornire risposte adeguate anche ai danni subiti da privati, famiglie e imprese. Per il momento la Regione ha assicurato ai Comuni anche un sostegno economico per far fronte alle prime spese". Intanto raffiche di vento alla velocità di oltre 100 km orari ieri mattina nella frazione di Badia Petroia, a sud del comune di Città di Castello, il record in Umbria secondi i dati raccolti da alcune stazioni meteo. E il sindaco Luca Secondi insieme al coordinamento attivato in questi giorni di maltempo ha rinnovato l’invito ai cittadini a essere prudenti e a rivolgersi al numero di emergenza del Centro Operativo Comunale 075.8520744 per ogni segnalazione.