Oncologia, “bocciato“ l’ospedale Santa Maria

In Provincia citato un documento della Sant’Anna di Pisa che parla di "livelli altamente insufficienti" nella cura di alcune malattie

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Il caso della sanità territoriale approda anche in Provincia. Il gruppo consiliare di minoranza “Nuova Provincia Terni” ha presentato un ordine del giorno nel quale impegna il Consiglio provinciale a sostenere e rilanciare la sanità pubblica. " Il sempre più ampio affidamento alla sanità privata perpetrato dall’attuale Giunta regionale, esplicitato anche nelle richieste dei principali sindacati regionali, preoccupa sui possibili sviluppi futuri – si legge nell’atto – : la sanità privata non può in alcun modo sostituirsi a quella pubblica, né tanto meno può essere un’istituzione pubblica a stimolare e incoraggiare tale processo. La mancanza di assunzioni di personale sanitario sta gravando in misura significativa sulla possibilità di erogazione dei servizi delle strutture ospedaliere e di prossimità umbre, troppo spesso sprovviste del numero di operatori necessari a garantire il normale funzionamento delle strutture, problema che impatta anche sulla qualità dei servizi che vengono ancora erogati, nonché sulla salute del personale che opera troppo spesso in condizioni inadeguate (...) Mai come prima d’ora vengono riscontrati fortissime difficoltà per l’erogazione dei servizi di continuità assistenziale: è infatti in atto la chiusura di molte sedi territoriali di guardia medica che, insieme alla carenza, soprattutto nelle aree interne, di medici di medicina generale, numericamente ridotti ma altamente stressati da un sistema che li rende unici catalizzatori della maggior parte delle istanze dei pazienti, mostrano il quadro dei sempre più sporadici e discontinui servizi".

"Il Sistema di Valutazione delle Performance dei Sistemi Sanitari Regionali della Sant’Anna di Pisa evidenzia come l’Azienda ospedaliera di Terni – continua il documento – riporti livelli altamente insufficienti per quanto riguarda il trattamento oncologico, soprattutto per quanto concerne il rispetto dei tempi, in particolare per i carcinomi alla prostata, al colon, al retto e all’utero. Dal sopracitato rapporto emerge, altresì, come sia nella provincia di Perugia che in quella di Terni si registrino prestazioni al di sotto della soglia minima considerata per quanto riguarda i percorsi di emergenza-urgenza". E per quanto riguarda il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria, da tempo nel mirino delle critiche e i cui operatori sono allo stremo, si vocifera di prossime fuoriuscite di personale, che renderebbero la situazione ulteriormente esplosiva. Sarebbero tre le fuoriuscite imminenti.

Ste.Cin.