
Tre ore di faccia a faccia con il sostituto procuratore per ogni specializzando. Con l’aggiunta di coloro che hanno già concluso il percorso di studi. La procura della Repubblica di Perugia continua ad ascoltare i giovani medici della scuola di Neurologia, facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia. La questione è sempre quella delle registrazioni tra la direttrice, Lucilla Parnetti e gli specializzandi, in cui la docente si rivolgeva in maniera offensiva nei confronti dei suoi ‘allievi’ perché a suo dire non svolgevano bene gli incarichi loro assegnati. Ma nell’esposto inviato alla Procura (oltre che all’Università, all’Ospedale di Perugia e all’Ispettorato del lavoro) dall’Associazione degli specializzandi, ci sono anche i tabulati con il "monte ore di lavoro eccessivo a cui erano sottoposti i giovani medici".
E così la Procura ha iniziato ascoltando prima il direttore dell’Als, Massimo Minerva, e poi uno a uno sta sentendo tutti coloro che hanno frequentato la Scuola di Specializzazione di Neurologia negli ultimi quattro anni. "Ciascuno viene sentito per duetre ore" fa sapere il presidente Minerva, secondo cui sono stati convocati anche coloro che hanno terminato il percorso da poco: a quanto pare dunque si cerca di andare a ritroso per capire se e da quanto duravano tali vicende. Colloqui che vanno avanti da due giorni e che proseguiranno ancora lunedì.
E nel frattempo arriva la presa di posizione della Giunta del Collegio nazionale dei professori ordinari di Neurologia. "Abbiamo appreso con sconcerto la segnalazione dell’Associazione Liberi Specializzandi – scrive l’organo dei docenti – corredata di registrazioni audio dal forte impatto emotivo, circa gli abusi verbali di cui sarebbero stati oggetto i medici in formazione della Scuola di Specializzazione di Neurologia della Università di Perugia, apparentemente in più occasioni, da parte della loro direttrice. Che il disappunto o la critica si esprimano attraverso offese ed ingiurie, soprattutto quando provengono da chi ricopre il ruolo di docente ed educatore, non è in alcun modo accettabile e questa Giunta lo dichiara con fermezza – continua la nota - I contorni della vicenda vanno tuttavia chiariti, a tutela di tutte le parti coinvolte. Pertanto, non volendo, e non potendo, formulare ulteriori giudizi di merito, che in ogni caso spetteranno agli organi competenti, ci auguriamo solo che tutti gli elementi utili a comporre un quadro completo dell’accaduto vengano presi in giusta considerazione. In attesa che i fatti vengano valutati nelle sedi opportune, definendo responsabilità, errori e necessarie contromisure – conclude la Giunta – ribadiamo che la formazione dei neurologi rappresenta una delle principali priorità dei docenti della disciplina e che tale formazione deve essere perseguita con impegno e serietà, esigendo altrettanto dagli specializzandi, sempre in un ambito di reciproco rispetto e civile convivenza".