Nuovo stadio "Curi". Ci siamo. Maxi investimento

Vertice tra Comune e Ac Perugia

 L’assessore allo Sport, Emanuele Prisco e il presidente dell’Ac Perugia Massimiliano Santopadre

L’assessore allo Sport, Emanuele Prisco e il presidente dell’Ac Perugia Massimiliano Santopadre

Perugia, 17 luglio 2018 - E’ questa, probabilmente, la settimana decisiva per capire se il progetto del nuovo stadio «Renato Curi» andrà in porto. Nelle prossime ore è infatti previsto una faccia a faccia tra il presidente dell’Ac Perugia, Massimiliano Santopadre, e i vertici dell’amministrazione comunale (tra cui gli assessori Francesco Calabrese, Emanuele Prisco, il sindaco Andrea Romizi e un paio di funzionari) per analizzare le carte arrivate pochi giorni fa dal Credito Sportivo (Ics).

L’istituto ha inviato le cosidette «schede di bancabilità» e il business plan riguardante il piano di rientro del finanziamento che l’Ics è disponibile a mettere sul tavolo. Documenti sui quali poco trapela al momento, anche se un paio di certezze appaiono evidenti. Il restyling dello stadio costerà complessivamente circa 15/16 milioni di euro e il Comune ha offerto la propria disponibilità a mettere sul piatto 200mila euro annui a rimborso della rata annuale del mutuo concesso dal Credito sportivo presieduto da Andrea Abodi.

Il resto della rata dovrebbe essere a carico del privato, a iniziare dall’Ac Perugia, senza escludere la possibilità di soggetti imprenditoriali disponibili a entrare nell’operazione (lo stesso presidente biancorosso è apparso possibilista negli ultimi tempi). In un primo momento l’ipotesi era di restituire il prestito (700mila euro) a trent’anni, ma a quanto pare si sarebbe scesi a venti. Proprio Santopadre, qualche settimana fa, sulla questione era stato molto chiaro: «Stiamo andando avanti sul progetto di restyling – aveva detto –, la problematica maggiore è ovviamente legata all’investimento, che è molto importante, e alla durata del prestito. C’è la volontà sia da parte mia che dell’amministrazione comunale, al momento vorrebbe dire impegnarsi con una rata totale da un milione di euro, a me spetterebbero ottocentomila euro l’anno».

michele nucci