Covid, la nuova ondata di contagi è partita dall’Umbria

A certificarlo le analisi del matematico Giovanni Sebastiani. Aumentano i ricoveri negli ospedali, altre tre persone in terapia intensiva

Raddoppiano i posti occupati nelle terapie intensive, che da tre passano a sei

Raddoppiano i posti occupati nelle terapie intensive, che da tre passano a sei

Perugia, 20 marzo 2022 - Sarebbe partita dall’Umbria la quinta ondata del Covid in Italia. Ondata che per la nostra regione in realtà sarebbe la sesta, proprio perché il Cuore Verde che anticipa gli aumenti di contagi, ne ha avuta una in più lo scorso agosto. A certificarlo le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, del Consiglio Nazionale delle Ricerche che ha confermato ancora una volta come l’Umbria avrebbe anticipato l’ennesima ondata del Sars Cov 2 così come aveva fatto già a dicembre con la Omicron 1 e con la Brasiliana alla fine del gennaio del 2021. Sebastiani ha infatti scoperto che sia in Umbria (ma anche in Calabria) il forte incremento di positivi è avvenuto quasi due settimane fa, rispetto ad altre regioni in cui è stato registrato solo sei-sette giorni or sono. I motivi sul perché l’Umbria anticipa sempre le ondate? Secondo il matematico la nostra è una regione dove c’è un’intensa micro e macro mobilità di persone, ma dal Nucleo epidemiologico della Regione e dal Cts sono convinti che c’è anche una buona capacità di tracciamento che aiuta a scoprire un numero di contagi superiore e prima di altre regioni. Di certo c’è che l’Umbria è la terza regione dove la Omicron 2 è più diffusa: nei risultati dei sequenziamenti dell’8 marzo è emerso che su 60 campioni sequenziati, 39 avevano la Ba2 (65%). Peggio fanno solo Liguria e provincia di Bolzano che superano il 70 per cento.

"Nell’attuale scenario – spiega l’Istituto superiore di Sanità - è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, la diffusione delle varianti virali ed in particolare, di quelle a maggiore trasmissibilità". E infatti dopo il calo registrato venerdì si segnala un nuovo aumento dei ricoveri Covid negli ospedali umbri, ieri saliti a 190, undici in più in un giorno. Con il raddoppio dei posti occupati nelle terapie intensive, che da tre passano a sei. In base ai dati della Regione aggiornati al mattino di ieri, è tuttavia in calo il numero dei nuovi contagi giornalieri accertati: 1.989, sotto i 2.000 dopo molti giorni e il 14 per cento in meno nelle ultime 24 ore. Diagnosi che sono emerse dall’analisi di 8.147 test antigenici e 2.446 tamponi molecolari, con un tasso di positività sul totale ancora in diminuzione, pari a 18,77 per cento (20,04 venerdì e 21 per cento giovedì). Infine i guariti sono stati 1.444 e non sono state registrate altre vittime. Il numero degli attualmente positivi è comunque ancora in aumento: sono 20.843 (545 in più rispetto a venerdì). Michele Nucci