Gina Checcaglini
Città di Castello (Perugia), 16 luglio 2018 - Hanno 214 anni in due, una fa ancora le calze coi ferri a mano, l’altra non disdegna di fare un giro in vespa. Entrambe hanno grinta da vendere, consigli e sorrisi da dispensare… Questo caldo fine settimana d’estate a Città di Castello ha visto protagoniste due donne ultracentenarie, le più anziane dell’Umbria, ancora attive e assolutamente grintose.
La prima si chiama Gina Checcaglini e sabato pomeriggio ha compiuto 108 anni con una festa alla Casa dei Girasoli a Lama dove lei vive leggendo giornali (tra i quali La Nazione) e riviste o facendo le calze a mano per gli altri ospiti. La seconda invece è la ormai super conosciuta Luisa Zappitelli che, dall’alto dei suoi 106 anni, domenica mattina come ogni anno, non è voluta mancare al raduno del Vespa Club a Città di Castello.
"Il mio segreto? Mangiare poco e volersi bene, bisogna avere un equilibrio", dice Gina Checcaglini, classe 1910, nata a Le Ville di Monterchi il 14 luglio, ma vissuta a Lama: "Da giovane – racconta – mi sono trasferita a Lama a servizio in una famiglia di proprietari terrieri, poi in quegli anni ho imparato a cucire e lavorare all’uncinetto da una sarta del posto… con grande soddisfazione una volta ho persino cucito l’abito da sposa a una mia carissima amica", racconta davanti alla torta su cui svetta la candela col numero 108. In paese la conoscono tutti perché col marito Ruggero Bucci gestiva "La botteghina del Tip" per la vendita di vino e bibite, chiusa nel 1979 quando rimase vedova.
Da quel momento diventerà la ‘nonna dei bambini’ del paese: per anni ha regalato un paio di scarpette di lana alla nascita di ogni bimbo, poi ancora tante le mantelle donate ad anziani bisognosi, ma anche le calze (tra cui un paio di colore rosso per l’attuale parroco don Francesco Mariucci che ieri ha detto una messa speciale per lei, proprio nella residenza di Lama). Nel 2013 i parenti di Sansepolcro, decidono di affidarla a La Casa dei Girasoli, dove continua il suo lavoro di ‘nonna’ con le scarpette per bambini, mantelle per anziani e, ovviamente, un paio di calze per tutti.
Cristina Crisci