Niccolò, fatali le gravi lesioni alla testa

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Il giovane Niccolò è morto per le gravi lesioni riportate, sopratutto alla testa, nel tragico impatto con il furgone dei surgelati a Ponte Valleceppi. Ma sull’esatta dinamica del dramma che ha investito la famiglia Zucchini, e messo a dura prova l’intera comunità, sono in corso ulteriori indagini da parte della polizia locale e dello stesso medico legale, Laura Panata che ieri mattina ha svolto l’esame sul corpicino del ragazzino, 11 anni appena.

Dall’autopsia - alla quale ha preso parte il dottor Patumi, consulente di parte della famiglia del bimbo – sembra essere emerso un politraumatismo diffuso: non solo lesioni al cranio ma anche al torace.

Non è invece ancora chiaro se il piccolo biker fosse caduto dal marciapiede (stava pedalando nell’opposta direzione del senso di marcia) o solo sceso, ancora in sella alla bicicletta magari per evitare un ostacolo, quando si è scontrato contro il furgone. L’azione però sarebbe stata immediata: avvenuta in pochissimi attimi che si sono rivelati fatali. Sembra aver perso consistenza l’ipotesi che il mezzo abbia trascinato il ciclista ma – come detto – l’esatta ricostruzione sarà comunicata nei prossimi giorni dalla polizia al pm Gianpaolo Mocetti che sta coordinando gli accertamenti.

Anche perché l’audizione dell’unico testimone oculare non avrebbe aggiunto molti dettagli: non ha visto il momento esatto dell’impatto ma solo il furgone che sembrava ’scartare’ sulla strada.

La tragedia è avvenuta venerdì mattina a cento metri dall’abitazione dove Niccolò viveva con i genitori e la sorella. Indagato per omicidio stradale, un atto dovuto, il conducente del furgone: si tratta di un 35enne originario di Assisi ma residente a Ponte Valleceppi che si trova sotto choc. E’ difeso dall’avvocato Nicodemo Gentile.

E’ stato il 35enne a chiamare subito i soccorso ma l’ambulanza, arrivata sul luogo dell’incidente, non ha potuto far nulla per il piccolo: troppo gravi le ferite.

La famiglia Zucchini si è affidata agli avvocati Claudio Rotunno e Biagina D’Alascio.

Eri.P.