"Neuropsichiatria infantile, apre il reparto"

L’annuncio del vicesindaco di Perugia Tuteri (pediatra): "Il progetto si avvera. Entro l’estate al Santa Maria della Misericordia"

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"Entro l’estate, almeno sulla carta, ci sarà l’annuncio della realizzazione del Reparto di Neuropsichiatria infantile,che qui in Umbria (come in Calabria) esiste solo a livello territoriale, non essendo ancora presente all’interno del nostro ospedale". Lo ha anticipato il vicesindaco Gianluca Tuteri, davanti al maxischermo del Frontone e ad una platea di 250 spettatori. L’occasione è stata la serata benefica per la raccolta fondi da destinare all’Associazione malattie rare Mauro Baschirotto Onlus, sezione umbra progetto Lafora, mobilitata per sostenere la ricerca e arrivare alla stesura di un protocollo sanitario universale per la cura di questa malattia genetica, di cui sono stati diagnosticati 25 casi in Italia, 300 nel mondo.

"Certo – aggiunge il vicesindaco – ora bisognerà attendere i tempi della burocrazia. Inaugurare un reparto ospedaliero, non è come alzare la saracinesca di un negozio. Dovranno essere organizzati gli spazi e si dovrà procedere al reperimento del personale medico e infermieristico attraverso il filtro di un concorso pubblico. Ma questa volta siamo sulla strada giusta". Tuteri, ricordando che il suo ingresso in politica con la Lega, per uno come lui che di professione fa il pediatra, è stato determinato proprio da questo impegno. Il vicesindaco assicura inoltre che la Regione Umbria, con l’assessore alla sanità Luca Coletto, è pronta ad aprire il reparto ospedaliero, a cui farà seguito tutta la riorganizzazione del servizio territoriale. Come noto a Perugia esiste soltanto la Neuropsichiatria e Psicologia dell’età evolutiva della Asl 1, attiva all’ex Grocco. E lo stesso responsabile della struttura, Angiolo Pierini, in più di un’occasione ha evidenziato le difficoltà strutturali del servizio, raddoppiate con i problemi innescati dal lockdown e dalla didattica a distanza. "Il nostro servizio – denunciò Pierini - ha carenza di spazi, con sovraccarico di presenze e per questo insieme all’Asl 1 stiamo cercando soluzioni per far fronte a questa necessità". Senza dimenticare che in Umbria non c’è un reparto per le degenze ospedaliere di bambini e adolescenti con problemi psichiatrici, che spesso finiscono in corsia con gli adulti". Il servizio di Neuropsichiatria e Psicologia dell’età evolutiva insomma non riesce a far fronte a una simile emergenza perché gli spazi in cui opera sono sempre più ristretti. Da qui la necessità di razionalizzare il servizio con un reparto Ospedaliero.

Tornando alla serata benefica, prosegue da tutta l’Umbria la gara di generosità per Margherita, la mamma coraggio di un adolescente afflitto da Lafora, per la quale ieri è stato organizzato l’evento al Frontone, con la proiezione del film “Dammi una mano”, della regista umbra Raffaella Covino. "Le malattie rare come questa – ha ribadito Tuteri – devono urlare più forte per avere quegli investimenti che invece il covid ha avuto da tutti i governi. Devono urlare come i paesi più poveri, dove ancora non sono arrivati i vaccini e le cure. Il covid però è un problema planetario, questa invece, come la maggior parte dellle malattie rare, risulta sconosciuta anche a persone come me che fanno parte degli addetti ai lavori. Da qui il mio impegno e delle istituzioni a catalizzare fondi, ad investire sulla ricerca e sulle strutture sanitarie".

Silvia Angelici