Cancro, la risposta a Nadia Toffa di una perugina fa boom sui social

Catia Brozzi si rivolge al noto volto delle "Iene": "Non tutti hanno la fortuna di superare velocemente la malattia come te"

Nadia Toffa

Nadia Toffa

Perugia, 22 febbrio 2018 - Catia Brozzi non si aspettava tutta questa popolarità. Il suo telefono squilla in continuazione e a tutti l’imprenditrice umbra, che alle porte di Perugia gestisce un ranch specializzato nel recupero e nella riabilitazione di cavalli in difficoltà, confessa di aver semplicemente citato il pensiero di un’altra donna, comparso su Facebook e sposato in pieno.

Fatto sta che il post pubblicato sul suo profilo social – indirizzato a Nadia Toffa, che al suo ritorno in tv dopo la battaglia contro il cancro aveva detto che «chi lo combatte è un figo pazzesco» – ha raggiunto quota 129mila ‘mi piace’ ed è stato condiviso da quasi 100mila persone.

Un messaggio forte, che scava a piene mani nel dolore e ricorda alla conduttrice delle Iene che «le persone davvero fighe sono quelle che assistono un malato oncologico, quelle che devono mantenere il sorriso ogni giorno mentre corrono da un ospedale all’altro, in cerca di risposte. Sono quelle che piangono di nascosto».

Insomma gli eroi, secondo Brozzi, sono anche i familiari dei pazienti oncologici. «Il testo di questo messaggio – racconta Brozzi – non è mio. In fondo al post, infatti, ho citato le iniziali dell’autrice, M.C. Siccome non riuscivo a condividerlo sul mio profilo, l’ho copiato e pubblicato, modificandolo leggermente con particolari che riguardano la mia esperienza. Quelle parole mi rappresentano, le ho sentite subito mie».

La mamma di Catia due anni fa è stata stroncata da un tumore che l’ha portata via nel giro di un paio di mesi. «L’ho assistita fino al suo ultimo respiro – dice Catia, con la voce rotta dall’emozione – ed è dolorosissimo per una figlia vedere il proprio genitore che muore ogni giorno un po’. Devi sorridere, raccontare qualche bugia ed essere forte. Mia mamma Emma, però, era una donna fantastica. Prima di andarsene mi ha affidato parole bellissime. Ha detto ‘grazie Catia, ora goditi la vita’».

Parole che la giovane donna si è tatuata sulla pelle, come un ricordo indelebile. «Il post ha avuto successo e sono contenta – conclude Brozzi – perché ha contribuito a lanciare un messaggio importante. Bisogna cioè dare assistenza anche ai parenti, chi assiste ogni giorno un malato non va mai lasciato solo, né prima né dopo».