Morto Don Gelmini, centinaia di persone alla camera ardente. "Grazie a lui ho sconfitto l'eroina"

Domani le esequie: attesi numerosi politici. La telefonata di Berlusconi MORTO IL FONDATORE DELLA COMUNITA' INCONTRO/DAI TOSSICODIPENDENTI ALL'ACCUSA DI MOLESTIE/CHI ERA DON PIERINO - FOTO/IL COMPLEANNO CON BERLUSCONI /LA CAMERA ARDENTE/FOTO

(Pianetafoto)

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Amelia (Terni), 13 agosto 2014 - Incessante il flusso di persone che in queste ore hanno portato il loro ultimo saluto a don Pierino Gelmini, il sacerdote fondatore della Comunità Incontro morto la scorsa notte dopo un lungo periodo di malattia. La camera ardente, allestita nel palazzetto della Comunità Incontro a Molino Silla dove ogni 26 dicembre si celebra la festa più grande della comunità, quella che segna la fine del percorso di recupero per centinaia di ragazzi, è stata aperta questa mattina poco dopo le 10.

Tra i primi ad arrivare il vescovo di Terni-Narni-Amelia monsignore padre Giuseppe Piemontese, e il neo vescovo di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D'Ercole che è stato tra i religiosi più vicini a don Gelmini. "Tutto cio' che ha fatto don Pierino - ha detto il vescovo di Terni-Narni-Amelia è segno di grande amore per i giovani, e l'ha fatto come sacerdote nel nome del Signore. Don Pierino era certamente un personaggio, con i suoi modi esuberanti, però nulla cambierà la sostanza di quel che ha fatto per migliaia e migliaia di giovani in Italia e nel mondo". 

Don Pierino Gelmini "ha vissuto con dignità il suo calvario, ha conservato sempre la sua serenità e non ha mai smesso di essere ottimista" ha invece affermato monsignor Giovanni D'Ercole che ha aggiunto: "E' morto un uomo che ha speso la sua vita per gli altri, che non ha mai avuto paura di affrontare difficoltà. Sicuramente è morto un uomo che lascia un segno non solo nei ragazzi ma penso anche nella società italiana, non fosse altro perché sono migliaia i ragazzi che sono usciti dalla Comunità Incontro e che oggi vivono gli ideali della comunità stessa diventando punto di riferimento per tanti altri giovani che cadono vittime della droga e di altre dipendenze". 

Ma è proprio nei ragazzi ospiti della Comunità, o che lo sono stati in passato, che la morte di don Pierino ha lasciato il vuoto maggiore. In tantissimi si stanno recando nella camera ardente per rendere omaggio alla persona che ha permesso loro di riconquistare la vita. "La Comunità Incontro non è morta, è invece viva, ancor più viva e abbiamo un protettore in più che è don Pierino" dice Edson, 28 anni, ospite della Comunita' Incontro fondata da don Gelmini. "Ricordo che don Pierino trasmetteva la voglia di vivere - ricorda ancora Edson - dava piccole parole che ti cambiavano l'umore e rasserenavo e tranquillizzavano. Ho sconfitto l'eroina grazie alla Comunita' Incontro e sono convinto che riuscirò a sconfiggere altre situazioni difficili. Questa Comunità non tradisce. Grazie a don Pierino so che significa l'amore per la famiglia, che prima invece sfruttavo unicamente come fosse una stanza d'albergo e un bancomat per procurarmi la droga...". 

Fino a oggi sono stati oltre 300mila i giovani che sono stati accolti dal 1979 a oggi nelle strutture della Comunita' Incontro sparse in tutta Italia. Oltre 40mila solamente nella struttura di Molino Silla, a pochi chilometri da Amelia, dove il 27 settembre 1979 Don Pierino cominciò questo cammino cosi' particolare in aiuto di quanti vittime della dipendenza dalla droga. In Italia sono oltre un centinaio le realta' legate alla Comunita' Amelia, e diverse sono inoltre le presenze operative all'estero: Stati Uniti (New York), Spagna, Bolivia, Thailandia, Costa Rica, Slovenia e Svizzera.

Mentre un fiume di persone visita la camera ardente, i responsabili della Comunità incontro stanno organizzando i funerali in programma domani, giovedì il 14 agosto alle 10.30. E' altamente probabile la presenza di numerosi politici, anche se gli stessi organizzatori non possono né confermare né smentire. Don Pierino, infatti, aveva ottimi rapporti con il mondo politico, soprattutto del centrodestra e con l'ex premier Silvio Berlusconi che oggi ha telefonato in Comunità per esprimere il proprio cordoglio ma che domani non sarà ad Amelia. 

A Molino Silla fanno anche sapere che la morte del fondatore della Comunità incontro non creerà probelmi al prosieguo del lavoro della Comunità stessa. La lunga malattia del fondatore ha infatti permesso di mettere a punto per tempo tutto il sistema che consentirà di proseguire senza soluzione di continuita' il lavoro avviato da Don Pierino. C'e' infatti un comitato direttivo preposto a questo, la morte di Don Pierino non ha colto impreparati i suoi collaboratori. Anche se - viene sottolineato da alcuni di loro - "la morte rappresenta un vuoto dal punto di vista affettivo di una persona che con tutti i suoi limiti ha cercato di dare agli altri la speranza. Una speranza che ora noi continueremo a provare a dare ad altri ancora".