Morto a Bastia, appello social: ’Chi sa parli’

Raffica di interrogatori in caserma. Il quarto ragazzo indagato ancora irreperibile. Domani a Spoleto i funerali del giovane Filippo .

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E’ stata un’altra giornata serrata di indagini e interrogatori nella caserma dei carabinieri di Bastia: da una parte gli investigatori diretti dal tenente colonnello Marco Vetrulli vogliono ricostruire la sequenza esatta della morte di Filippo Limini, dall’altra identificare il gruppo – composto da almeno una decina di persone – che ha assaltato la Opel dei bastioli. Alcuni nomi sono già segnati in rosso e, anche per loro, potrebbe scattare l’accusa di rissa aggravata dalla morte di un giovane. Perché se è vero che i tre arrestati – e il quarto indagato irreperibile – avrebbe causato il decesso e sono accusati di omicidio preterintenzionale, lo è altrettanto che i ’rivali’ hanno agito contro l’auto armati di bastoni e cric, tanto da mandare in frantumi i vetri posteriori e il lunotto. Scatenando l’inferno.

Dai social arriva anche l’appello a parlare rivolto agli amici del "povero Filippo che si trovavano con lui in quella maledetta notte di follia". "Non aver paura di parlare e dire tutto agli inquirenti per far sì che venga fatta giustizia sia per il vostro amico (se siete amici) e per i suoi familiari che da una settimana sono chiusi nel silenzio e nel dolore più assoluto".

Una certezza sembra emergere dall’autopsia: la Opel di Brendon Kosiqi non sarebbe passata due volte sopra il corpo di Filippo Limini: lo proverebbero i segni degli pneumatici longitudinali al corpo. Le lesioni maggiori sembrano comunque provocate dall’investimento anche se, è sicuro, il ragazzo era a terra. Colpito prima dal pugno di Denis Hajderlliu e poi dal calcio che avrebbe sferrato il quarto ragazzo: un conoscente del gruppo che si sarebbe messo in mezzo per dare manforte agli amici. Kevin Malferteiner invece – l’unico con precedenti gravi per rapina – è il giovane che ha scatenato la reazione degli spoletini, scendendo dall’auto bloccata dalla folla e dando due schiaffi a uno dei presenti.

Domani invece a Spoleto si svolgeranno i funerali del giovane Filippo, 24 anni, un ragazzo che già lavorava e aveva iniziato a far parte di un team della corsa dei Vaporetti. Sui social molti messaggi di cordoglio: "Pippo non meritavi di andartene così presto e in un modo così brutto".

Eri.P.