Sofia Perelli
Perugia, 18 agosto 2019 – «Morire a 22 anni e in circostanze così imprevedibili quanto strazianti è inaccettabile. Perchè, perchè è successo?...». È la drammatica domanda uscita in modo quasi ossessivo dalla bocca di uno dei tanti, tantissimi amici che ieri hanno voluto dare l’ultimo abbraccio a Sofia Perelli, travolta da un’onda maligna nelle acque del mare di Sirolo dove si era tuffata l’8 agosto insieme ad un’amica. Un’onda che l’ha sbattuta contro gli scogli, tramortendola e facendola rimanere sott’acqua per un tempo risultatole poi, a distanza di sei giorni, fatale.
La chiesa di Monteluce (quartiere, dove da poco “Bibi”, come si faceva chiamare la giovane che lavorava al supermercato Gaggi di via Ruggero d’Andreotto, si era trasferita a vivere con la sorella era stracolma ieri di gente e di dolore. Nel quartiere, dove da poco “Bibi”, come si faceva chiamare la giovane che lavorava al supermercato Gaggi di via Ruggero d’Andreotto, si era trasferita a vivere con la sorella, era stracolma ieri di gente e di dolore. Davanti alla bara, i genitori, straziati come i fratelli da una sofferenza che non avrà mai fine. Sofia, che amava ballare, passione che condivideva con il fratello Francesco, studente di Medicina, è stata ricordata da tutti per la sua solarità e il suo sorriso contagioso oltre che per la sua energia positiva.
Si è arresa dopo sei giorni di agonia all’ospedale di Ancona. I suoi organi, cuore e fegato, donati in un ultimo generoso gesto d’amore dei familiari, serviranno a salvare altre vite. Toccante il ricordo che il fratello Francesco ha affidato ad una lettera letta in chiesa, sull’altare, dalla madre Valeria. Parole in cui il giovane, ha ricordato a tutti i presenti la grande voglia di vivere che contraddistingueva la sorella. Era sempre allegra Sofia e pronta a regalare i suoi sorrisi contagiosi. Forte ma anche fragile come tanti altri ragazzi della sua età. «Grazie amore mio, – ha scritto tra l’altro Francesco – regalami forza e amore per sempre...». «Continua a ballare tra le stelle ed accendile per noi....» le parole dell’insegnante di danza.