Metanodotto, i consiglieri: "Parleremo con Snam"

La questione dell’impatto ambientale a Colfiorito in commissione consiliare. Il dirigente della Regione rassicura: "Le prescrizioni saranno rispettate"

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I consiglieri comunali vogliono incontrare Snam per verificare il progetto del metanodotto Sulmona- Foligno, che interesserà il territorio comunale con un importante intervento a Colfiorito. La frazione folignate, infatti, sarà sede della centrale Pidi, il punto di snodo tra due tratti della “linea adriatica“ che si sta realizzando. Delle preoccupazioni intorno ad un progetto di cui si conosce poco, si è parlato nella seconda commissione consiliare, convocata dal coordinatore Domenico Lini per ascoltare le istituzioni regionali. E’ intervenuto il dirigente dell’area energia, Gaetano Padula, che ha rassicurato in merito alle prescrizioni sul progetto, che saranno tutte rispettate.

"Dopo il decreto del 13 ottobre 2022 del Governo – ha detto Padula – Snam può procedere alla progettazione, che andrà svolta in conformità con le prescrizioni e le verifiche che effettuerà un ente terzo come l’Ingv". L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, infatti, affiancherà Snam nella progettazione e verificherà passo passo lo stato dell’arte. Al momento ci sarebbe solo uno studio di fattibilità, quindi gli elementi critici potranno essere risolti in fase di progettazione. Quanto al dibattito, Marco De Felicis (Lega) ha evidenziato la contrarietà al progetto del Tap2. La centrale Pidi sarà a 700 metri di distanza dalla zona archeologica di Plestia. Dal capogruppo Pd, Elia Sigismondi, l’invito a "monitorare attentamente il processo e a difendere la peculiarità del territorio, affinché l’opera possa essere realizzata con le accortezze del caso". Da Lini la richiesta di "opere compensative per Colfiorito" Gammarota (Foligno 2030) si è detto contrario al progetto, Riccardo Polli ha auspicato il minor impatto possibile.

Alessandro Orfei