Messaggio contro Cantone: è un commento anonimo apparso nella chat del circolo anarchico La Faglia. Il messaggio appare piuttosto esplicito: "Ce ne ricorderemo". Il riferimento altrettanto. Segue un articolo, con foto, nel quale si fa riferimento appunto alle parole del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, sentito martedì in commissione Giustizia, al Senato. "La nostra ordinanza cautelare nei confronti di Alfredo Cospito è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41 bis perché noi contestavamo l’ipotesi dell’istigazione a delinquere fatta mentre Cospito era detenuto in carcere". Così il procuratore Cantone ha presentato l’inchiesta condotta dai carabinieri del Ros e dal comando provinciale di Perugia che aveva portato alla misura cautelare nei confronti di sei persone, tra cui appunto Cospito, e un esponente anarchico di Spoleto, già coinvolto in altre inchieste sulla presunta galassia dell’eversione di matrice anarco-insurrezionalista che avrebbe conosciuto lo stesso Cospito, indicato come uno dei personaggi di spicco della Federazione anarchico informale, durante un periodo di detenzione. Con loro due, altri quattro indagati a cui venivano contestati i reatri di istigazione a delinquere e istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. Le indagini si erano incentrate sull’attività di un circolo anarchico di Spoleto, il Circolaccio anarchico, e sulla pubblicazione “aperiodica“ Vetriolo che sarebbe stato lo strumento per sobillare l’eversione. L’attività degli indagati non si sarebbe fermata neanche durante il lockdown; gli investigatori avevano tracciato incontri all’epoca non possibili per le restrizioni, ravvisando anche punti di contatto con il mondo no vax, nell’ipotizzato tentativo di intercettare il malcontento legato alle misure per la pandemia, con le mire eversive. Alcuni degli indagati, per esempio, erano stati segnalati a manifestazioni nazionali, il sospetto è che avrebbero potuto utilizzare queste occasioni per una sorta di “reclutamento“. Da quell’indagine a questa, avviata dopo aver accertato la diffusione della foto del procuratore Cantone su chat Telegram del circolo anarchico la Faglia di Foligno e aver individuato il commento anonimo piuttosto esplicito. Il riscontro è avvenuto nell’ambito dell’attività di monitoraggio da parte degli investigatori negli ambienti anarco-insurrezionalisti. L’indagine è dei carabinieri del Ros di Perugia. Del resto, Cospito e la sua protesta contro il 41 bis sono al centro della cronaca e dello scontro politico. Al procuratore Cantone è stato espressa la piena solidarietà da parte del capogruppo della Lega nell’Assemblea regionale, Stefano Pastorelli.

Cronaca

Messaggio contro Cantone: è un commento anonimo apparso nella chat del circolo anarchico La Faglia. Il messaggio appare piuttosto esplicito: "Ce ne ricorderemo". Il riferimento altrettanto. Segue un articolo, con foto, nel quale si fa riferimento appunto alle parole del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, sentito martedì in commissione Giustizia, al Senato. "La nostra ordinanza cautelare nei confronti di Alfredo Cospito è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41 bis perché noi contestavamo l’ipotesi dell’istigazione a delinquere fatta mentre Cospito era detenuto in carcere". Così il procuratore Cantone ha presentato l’inchiesta condotta dai carabinieri del Ros e dal comando provinciale di Perugia che aveva portato alla misura cautelare nei confronti di sei persone, tra cui appunto Cospito, e un esponente anarchico di Spoleto, già coinvolto in altre inchieste sulla presunta galassia dell’eversione di matrice anarco-insurrezionalista che avrebbe conosciuto lo stesso Cospito, indicato come uno dei personaggi di spicco della Federazione anarchico informale, durante un periodo di detenzione. Con loro due, altri quattro indagati a cui venivano contestati i reatri di istigazione a delinquere e istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. Le indagini si erano incentrate sull’attività di un circolo anarchico di Spoleto, il Circolaccio anarchico, e sulla pubblicazione “aperiodica“ Vetriolo che sarebbe stato lo strumento per sobillare l’eversione. L’attività degli indagati non si sarebbe fermata neanche durante il lockdown; gli investigatori avevano tracciato incontri all’epoca non possibili per le restrizioni, ravvisando anche punti di contatto con il mondo no vax, nell’ipotizzato tentativo di intercettare il malcontento legato alle misure per la pandemia, con le mire eversive. Alcuni degli indagati, per esempio, erano stati segnalati a manifestazioni nazionali, il sospetto è che avrebbero potuto utilizzare queste occasioni per una sorta di “reclutamento“. Da quell’indagine a questa, avviata dopo aver accertato la diffusione della foto del procuratore Cantone su chat Telegram del circolo anarchico la Faglia di Foligno e aver individuato il commento anonimo piuttosto esplicito. Il riscontro è avvenuto nell’ambito dell’attività di monitoraggio da parte degli investigatori negli ambienti anarco-insurrezionalisti. L’indagine è dei carabinieri del Ros di Perugia. Del resto, Cospito e la sua protesta contro il 41 bis sono al centro della cronaca e dello scontro politico. Al procuratore Cantone è stato espressa la piena solidarietà da parte del capogruppo della Lega nell’Assemblea regionale, Stefano Pastorelli.

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Il commento “Ce ne ricorderemo“ compare con la foto del procuratore in riferimento alle sue dichiarazioni in Parlamento sul caso Cospito

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