Meningite, studentessa belga in Rianimazione. Profilassi per 50 ragazzi in gita

La giovane di nazionalità belga, in gita scolastica in Umbria, è «grave». Comitiva ad Assisi, avrebbe poi raggiunto la Toscana

Il Pronto soccorso

Il Pronto soccorso

Perugia, 6 aprile 2017 - Una giovane studentessa di nazionalità belga, in gita scolastica in Umbria insieme ad altri cinquanta ragazzi, è ricoverata dalla notte scorsa all’ospedale «Santa Maria della Misericordia» di Perugia per «un’infezione da meningococco». Le sue condizioni vengono definite «gravi» e in mattinata è stata trasferita nel reparto di Rianimazione, come racconta all’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera, il professor Franco Baldelli, direttore della struttura complessa di Malattie Infettive, che ha prestato le prime cure alla ragazza.

La studentessa, 18 anni, è stata accompagnata al Pronto soccorso da due insegnanti. «Si tratta di una forma di infezione grave – precisa il professor Baldelli - una meningite che si manifesta all’improvviso e che può avere nei casi più complessi una prognosi severa. E’ per questo che i medici insistono sempre sulla necessità di intervenire prima possibile con i soccorsi».

Dopo alcune ore dal suo ricovero i parametri vitali della giovane erano in miglioramento, ma si è reso necessario il trasferimento in Rianimazione dopo aver accertato le difficoltà di sedazione della paziente. Anche ai due insegnanti che hanno accompagnato la ragazza in ospedale sono state prestate delle terapie di profilassi. Baldelli ha invitato il responsabile della comitiva, che alloggia in un hotel del comune di Assisi, ad informare le autorità sanitarie del territorio per iniziare l’attività di profilassi per tutti gli studenti, che risultano essere più di cinquanta. I ragazzi si trovano quindi in albergo, è stato consigliato loro di non uscire e di restare per il momento nelle proprie stanze.

La studentessa è in gita in Umbria e aloggia, insieme ad altri cinqanta ragazzi, in una struttura di Assisi. La comitiva, composta da studenti ed insegnanti, aveva raggiunto l’Umbria da un giorno, proveniente dalla Campania, ed il programma prevedeva una visita ad alcune città della Toscana. La direzione sanitaria dell’ospedale è in costante contatto con i medici.