Medici legali sempre a disposizione per le attività d’urgenza delle procure. E sullo sfondo la nascita nel 2023 di una Scuola di specializzazione di medicina legale per formare e far crescere i nuovi professionisti del settore. Punta a questo duplice obiettivo la convenzione siglata ieri tra l’Università degli Studi e la Procura della Repubblica di Perugia per il servizio di pronta reperibilità di personale medico legale, "per i casi di morte correlata a possibili fatti di reato, o, comunque, implicanti l’urgenza di accertamenti medico legali".  Il documento è stato siglato a Palazzo Murena dal rettore Maurizio Oliviero, dal procuratore Raffaele Cantone e dal direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo Vincenzo Nicola Talesa alla presenza di Mauro Bacci, direttore della sezione di Medicina Legale e Giuseppe Petrazzini, procuratore aggiunto. Grazie alla convezione, un calendario predisposto dal direttore della sezione di Medicina Legale e trasmesso periodicamente alla Procura e agli organi di polizia giudiziaria di riferimento, indicherà l’elenco dei medici giornalmente disponibili per l’immediato intervento in loco e contestualmente l’uso, da parte dei ricercatori della Sezione di Medicina legale, della casistica e degli esiti dell’attività per la ricerca scientifica. "Questo accordo – ha detto il rettore – testimonia la leale collaborazione tra istituzioni e mette in moto un processo virtuoso: diventa l’occasione perché l’Ateneo possa presentare la candidatura per attivare una Scuola di specializzazione. Qui si formeranno specializzati e specializzate, che seguiranno le attività d’indagine e saranno a disposizione dei cittadini". Entro l’anno verrà chiesto l’accreditamento al Ministero (che deciderà i posti disponibili) per partire il prossimo anno accademico. Sul valore strategico della convenzione e della Scuola interviene il procuratore Cantone: "Le procure – dice – hanno necessità fisiologica di medici legali, l’accordo è importante perché riguarda un tema vitale per la nostra attività. Sul piano concreto – spiega – verranno individuati una serie di soggetti che possano essere chiamati dai magistrati non solo della Procura di Perugia, ma anche di Terni e di Spoleto, assicurando la presenza. Ci sono tutta una serie di attività che vanno svolte in urgenza e richiedono la presenza di medici legali, per noi collaboratori indispensabili". Aggiunge il professor Talesa: "Abbiamo raccolto l’input per promuovere la Scuola e mettere il dipartimento a disposizione delle esigenze della società civile".  Sofia Coletti

Cronaca

Medici legali sempre a disposizione per le attività d’urgenza delle procure. E sullo sfondo la nascita nel 2023 di una Scuola di specializzazione di medicina legale per formare e far crescere i nuovi professionisti del settore. Punta a questo duplice obiettivo la convenzione siglata ieri tra l’Università degli Studi e la Procura della Repubblica di Perugia per il servizio di pronta reperibilità di personale medico legale, "per i casi di morte correlata a possibili fatti di reato, o, comunque, implicanti l’urgenza di accertamenti medico legali". 
Il documento è stato siglato a Palazzo Murena dal rettore Maurizio Oliviero, dal procuratore Raffaele Cantone e dal direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo Vincenzo Nicola Talesa alla presenza di Mauro Bacci, direttore della sezione di Medicina Legale e Giuseppe Petrazzini, procuratore aggiunto. Grazie alla convezione, un calendario predisposto dal direttore della sezione di Medicina Legale e trasmesso periodicamente alla Procura e agli organi di polizia giudiziaria di riferimento, indicherà l’elenco dei medici giornalmente disponibili per l’immediato intervento in loco e contestualmente l’uso, da parte dei ricercatori della Sezione di Medicina legale, della casistica e degli esiti dell’attività per la ricerca scientifica. "Questo accordo – ha detto il rettore – testimonia la leale collaborazione tra istituzioni e mette in moto un processo virtuoso: diventa l’occasione perché l’Ateneo possa presentare la candidatura per attivare una Scuola di specializzazione. Qui si formeranno specializzati e specializzate, che seguiranno le attività d’indagine e saranno a disposizione dei cittadini". Entro l’anno verrà chiesto l’accreditamento al Ministero (che deciderà i posti disponibili) per partire il prossimo anno accademico.
Sul valore strategico della convenzione e della Scuola interviene il procuratore Cantone: "Le procure – dice – hanno necessità fisiologica di medici legali, l’accordo è importante perché riguarda un tema vitale per la nostra attività. Sul piano concreto – spiega – verranno individuati una serie di soggetti che possano essere chiamati dai magistrati non solo della Procura di Perugia, ma anche di Terni e di Spoleto, assicurando la presenza. Ci sono tutta una serie di attività che vanno svolte in urgenza e richiedono la presenza di medici legali, per noi collaboratori indispensabili". Aggiunge il professor Talesa: "Abbiamo raccolto l’input per promuovere la Scuola e mettere il dipartimento a disposizione delle esigenze della società civile". 
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Medici legali, sempre garantita la reperibilità

Siglata una convenzione tra l’Università e la Procura. E adesso l’Ateneo punta anche alla Scuola di specializzazione per il 2023

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