Max Gazzè: "La forza del live per ripartire"

Il cantautore chiude stasera il Todi Festival . con il concerto in Piazza del Popolo

Migration

di Sofia Coletti

"Sarà un concerto “alla Gazzè“. Tra vecchi successi e brani più recenti". Così Max Gazzè annuncia il suo ritorno in Umbria con l’attesissimo concerto che stasera alle 21 in Piazza del Popolo chiude in grande stile l’edizione 2020 del Todi Festival (biglietti sul circuito TicketOne). E’ un’esclusiva regionale nell’ambito di “Scendo in palco Tour“, con il quale il cantautore romano torna in scena in un momento molto delicato per il settore dei live, accompagnato dalla sua band storica.

Un tour dal valore fortissimo: la musica riparte solo sul palco?

"Tutte le parti coinvolte dovrebbero metterci del proprio per far ripartire la filiera della musica: discografici, promoter, organizzatori di live, artisti. In questo momento più di qualsiasi altro sarà l’unione a fare la forza. Io non ho avuto dubbi quando si è presentata l’occasione di poter ripartire. Ho rinunciato al mio compenso e ho rimandato la lavorazione del nuovo disco, era troppo importante ridare la dignità del lavoro alle persone che da anni lavorano con me e che sono state duramente colpite dalle conseguenze della pandemia".

E come ha pensato e organizzato la ripartenza?

"Per questo devo ringraziare tutto lo staff della mia agenzia live, la Otr di Francesco Barbaro, che non si è mai fermata ed è stata la prima a dichiarare di voler andare avanti con i live, in tutta sicurezza. Mettere in piedi un calendario di 20 date, in location bellissime, con una produzione eccezionale, nonostante tutte le difficoltà del caso è stata un’impresa quasi titanica".

Cosa può fare la musica?

"Adesso deve continuare, in qualsiasi forma si possa fare".

Come sarà la scaletta del concerto di Todi?

"Sarà un concerto “alla Gazzè”, con tutta la band al completo. Suoneremo alcuni brani che non eseguivamo live da molto tempo ma non mancheranno le canzoni più richieste dal pubblico".

E’ stato tante volte in Umbria con i suoi concerti. Ha un momento che tiene nel cuore?

"Torno spesso in questa terra e ne sono molto felice. Ho ricordi bellissimi di molti concerti. Mi viene subito in mente quello fatto lo scorso anno a Umbria jazz insieme ad Alex Britti e al batterista francese Manu Katche’. È stato un concerto pieno di commistioni tra la sua batteria, il mio basso e la chitarra di Alex. Tra jazz, blues e pop. Un esperimento bellissimo, come piacciono a me".