Matrimonio al centro operativo, volontari dicono "sì" in divisa

Città di Castello (Perugia), il messaggio di auguri del capo della Protezione Civile Borrelli

Un momento del matrimonio

Un momento del matrimonio

Città di Castello (Perugia), 30 maggio 2020 - Hanno detto sì in divisa Antonella e Fabrizio. I due volontari della Protezione Civile di Città di Castello, fortemente impegnati in questi mesi di emergenza coronavirus, hanno ricevuto tra l'altro anche il messaggio di auguri del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. La cerimonia si è svolta al centro operativo comunale. alla cittadella dell'emergenza nella immediata periferia della città.

«La vostra promessa rappresenta un segno di speranza» ha detto Borrelli in un videomessaggio inviato agli sposi. Alla sede istituzionale del municipio hanno preferito quella insolita ma «familiare» dei locali del centro comunale dove da inizio emergenza coronavirus si sono ritrovati spesso gomito a gomito con la mascherina a lavorare senza sosta per gli altri.

I protagonisti di questa storia d'amore e di volontariato sono Fabrizio Mancini, sottoufficiale della Croce rossa e tecnico del comune di Città di Castello, e Antonella Buschi, maestra d'arte e volontaria di protezione civile nell'associazione Carabinieri in congedo sezione di Città di Castello.

Ad officiare la cerimonia il sindaco, Luciano Bacchetta, anche presidente della Provincia di Perugia. «Credo che la giornata di oggi - ha detto il sindaco - questa bella pagina di vita quotidiana di provincia, rappresenti a suo modo uno di quei segni positivi di cui abbiamo tanto bisogno e premia l'impegno gratuito e disinteressato di tutti i volontari italiani. Antonella e Fabrizio hanno testimoniato anche nel giorno più importante della loro vita, l'attaccamento alla divisa della solidarietà, ai valori di umanità e altruismo che hanno caratterizzato la loro storia d'amore».

«Sono particolarmente felice per Antonella e Fabrizio - ha detto Angelo Borrelli nel video-messaggio - la vostra promessa, specialmente in questo momento, rappresenta un segno concreto di speranza ed è la testimonianza di quanto nella grande famiglia del volontariato si riescano a costruire relazioni importanti e profonde». Anche gli abiti degli sposi in sintonia con il tema della cerimonia: al bando grisaglie con cravatta e tailleur o sfarzosi abiti in taffetà o tulle. Lei ha chiesto l'autorizzazione ad indossare la divisa dell'Associazione nazionale carabinieri in congedo, rosso-blu, mascherina blu con iniziali (donate dai colleghi del Coc) e comodi anfibi d'ordinanza. Lui quella della protezione civile, blu con tanto di logo, del Comune di Città di Castello.