Materiali troppo cari, bloccato cantiere Anas

E’ uno degli appalti in Umbria fermo proprio perché l’impresa non riesce a far fronte al costo elevato delle materie prime da costruzione

Uno dei cantieri Anas

Uno dei cantieri Anas

Perugia, 14 settembre 2021 - C’è un importante cantiere dell’Anas in Umbria bloccato da tempo a causa dell’incremento altissimo dei prezzi dei materiali da costruzione. "Un incremento pari agli aumenti rilevati sul mercato porterebbe per gran parte degli appalti pubblici una probabile insufficienza dei finanziamenti disponibili con conseguenze in molti casi drammatiche, viceversa non tener conto del fenomeno penalizza le imprese che debbono approvvigionarsi a costi di gran lunga superiori rispetto a quelli previsti dai computi metrici".

A lanciare l’allarme è l’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, che annuncia come la Regione intenda monitorare il fenomeno e, "in collaborazione con le altre, prendere provvedimenti razionali ed equilibrati senza però creare forti disparità rispetto al resto del Paese, per garantire qualità al giusto prezzo".

Il nodo infatti è proprio quello che da alcuni mesi l’aumento assolutamente sproporzionato di molti materiali, in particolare quelli da costruzione, ha assunto una dimensione tale da preoccupare in modo pesante tutto il mondo legato all’edilizia, alle opere stradali e ferroviarie. Il legname da costruzione è letteralmente raddoppiato, il ferro ha subito anche aumenti superiori, incrementi analoghi hanno avuto i pannelli isolanti e tutti gli altri prodotti necessari a condurre a buon fine un cantiere. "Se ne parla da mesi ma la situazione non si sblocca – dice Melasecche –. Poiché la gestione del prezzario è per l’Umbria competenza della Regione si pone il problema di come e quando affrontarlo per le conseguenze articolate e di segno opposto che qualsiasi decisione si dovesse prendere comporterebbe".

Problemi analoghi si stanno verificando nel settore dei lavori privati con il rischio che si blocchi gran parte degli interventi relativi all’ecobonus e al sismabonus studiati appositamente proprio per far ripartire l’economia. Stesso problema per i moltissimi cantieri relativi alla Ricostruzione post sisma, in questo caso con un prezzario del “cratere” fermo ai valori del 2016. "Abbiamo appelli accorati da parte degli operatori che chiedono a chi compete di intervenire – conclude l’assessore –. Per questi motivi la Regione ha chiesto di affrontare subito, nella Conferenza Stato Regioni, tale problema per sollecitare il Governo a dare una linea di indirizzo o comunque a prendere provvedimenti immediati".