Mascherine, zone rosse anche fuori dal centro

Ponte San Giovanni, San Sisto, Castel del Piano e Cortonese: ecco le aree maggiormente esposte al rischio di assembramenti

Polizia

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Perugia, 20 agosto 2020 - Le zone "rosse", quelle cioè in cui il rischio di assembramento è maggiore, stavolta non sono soltanto in centro storico o a Fontivegge. Ma anche in tanti altri quartieri della città come Ponte San Giovanni, San Sisto, Castel del Piano e Madonna Alta. Il Comune le ha individuate con un’apposita ordinanza, lasciando intendere che saranno le aree sottoposte a un attento monitoraggio da qui e almeno fino al prossimo 7 settembre.

Ieri infatti a seguito del provvedimento del Ministero della salute e dei due Comitati per la Sicurezza e l’Ordine pubblico che si sono tenuti in Prefettura a Perugia martedì e mercoledì mattina, l’amministrazione comunale ha emanato l’ordinanza numero 919, che individua sul territorio gli spazi pubblici all’interno dei quali "è certamente necessario", negli orari previsti – ovvero dalle 18 alle 6 e fino al 7 settembre prossimo –, usare protezioni delle vie respiratorie, in conseguenza delle caratteristiche fisiche degli stessi luoghi e per l’ordinario sovraffollamento che li contraddistingue.

Le zone individuate da Protezione civile e polizia municipale sono dunque le seguenti: piazza Danti, Piazza IV Novembre, Corso Vannucci, piazza della Repubblica, piazza Matteotti, piazza Piccinino, piazza Cavallotti, piazza Morlacchi, via dei Priori, via Ulisse Rocchi, piazza Italia, via Mazzini, via Fani, via Danzetta, via Baldo, via Bartolo, via Bonazzi, via della Viola, via Pellas, via Angeloni, via Bellocchio, via Canali, via Cortonese, via Trasimeno Ovest, via della Ferrovia, via Fontivegge, via del Macello, via Martiri dei Lager, via Pievaiola, via Settevalli, via Sicilia, via Simpatica, via Luisa Spagnoli, piazza Vittorio Veneto, via Curtatone e Montanara, viale Centova e viale Benucci.

Il Comune precisa che "l’elenco tuttavia, non è da considerarsi esaustivo in ragione dell’onnicomprensività dell’obbligo previsto dall’ordinanza ministeriale in tutte le aree all’aperto che presentino caratteristiche fisiche tali da rendere ‘più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale’. Insomma, per dirla tutta, nel momento in cui dovesse formarsi un assembramento in qualsiasi luogo della città all’aperto o al chiuso, dove non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro, scatta l’obbligo delle mascherine. Senza contare che la sanzione per chi viene sorpreso a non rispettarlo, ammonta a 400 euro".

"Fermo restando l’obbligo di rispettare le misure dell’ordinanza ministeriale in tutto il territorio comunale - ha tenuto a precisare l’assessore Luca Merli - la necessità di evidenziare alcune zone é dovuta alla particolare facilità con cui vi si possono creare assembramenti per questo motivo invitiamo tutti ed in particolare chi frequenta queste aree ad avere particolare attenzione alle regole e senso di responsabilità civica per il bene della nostra comunità. Il nostro obiettivo è di sensibilizzare quanto più possibile le persone che frequentano questi spazi che normalmente sono più affollati degli altri – aggiunge –. Non c’è nessun intento repressivo e tantomeno alcuna caccia alle streghe, solo un invito fermo a rispettare le regole igieniche e del distanziamento per il bene dell’intera comunità". Non è infine escluso che in alcuni luoghi venga disposta la presenza della Protezione civile proprio per sensibilizzare i giovani e distribuire loro le mascherine.