"Ci sono alcune zone di Terni che sono maggiormente dimenticate, anche volutamente, dall’attuale amministrazione. Una di queste è sicuramente Maratta, per i più assidui frequentatori, la zona degli odori". A sostenerlo il gruppo consiliare dei Cinque Stelle. "Dalla mattina, che sia inverno o estate, continue emissioni provenienti dai depositi dei fanghi reflui si mescolano agli odori dei mangimifici poco distanti, creando in alcuni momenti un’aria che definire non respirabile è poco – scrivo i pentastellaati –. Per chi vive e lavora in quelle zone una tortura incessante. Figuriamoci cosa accadrà quando si darà inizio ai lavori per il nuovo impianto di trattamento dei fanghi reflui provenienti dalla tutta la regione. Per qualcuno, l’area di Maratta - dove è presente anche l’inceneritore Acea - deve essere diventata la zona rossa di Terni dove confinare tutto ciò che è scomodo nel giardino del re". "C’è ancora tempo per tornare indietro e cambiare una scelta che andrà a gravare ulteriormente su una parte di città che vive e lavora in condizioni inaccettabili – concludono i Cinque Stelle –. A meno che l’attuale maggioranza del sindaco Latini non voglia obbligare i cittadini a mettere la maschera antigas".