“Mamme e cicogne frettolose“: come aiutare i bimbi nati prematuri

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ASSISI – Ezio Greggio ha presieduto ieri mattina l’incontro, alla Sala della Conciliazione "Mamme e cicogne frettolose". Un occasione per fare il punto e sensibilizzare sul tema dei bambini prematuri, alle sue implicazioni per i piccoli, per le famiglie, per il sistema sanitario. E’organizzata dal professor Gian Carlo Di Renzo, dalla Parrocchia della Madonna delle Grazie e Santa Tecla di Palazzo di Assisi, dalla Proloco Tordibetto e dalla Confraternita di San Bernardino, con la presenza di Greggio che ha ricordato come dal 1994 ha fondato un’associazione che in questi anni ha fatto donazioni a circa 70 ospedali italiani. Contribuendo, secondo i calcoli delle associazioni di neonatologia e pediatria italiane, a salvare circa 15 mila bambini nati prematuri in tutta Italia.

Intervenuti il sindaco Stefania Proietti, Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia SIN, il professor Andrea Dotta, sull’esperienza dei bimbi ultrapiccoli del Bambino Gesù, Andrea Tomassini, musicista ed emblema di coraggio e determinazione, Fra’ Marco Moroni, Custode del Sacro Convento (nella foto, con Greggio) e i rappresentanti delle associazioni delle famiglie dei bambini prematuri che hanno portato toccanti testimonianze. "I valori emersi dalla prima edizione, lo scorso anno, della Festa delle Mamme e dei Nati Prematuri – ha sottolineato il professor Di Renzo – si sono raffozati e l’interesse che ha suscitato in questa seconda evidenzia che siamo sulla strada giusta. Abbiamo rimarcato con forza l’importanza che ha la famiglia nella gestione di questi bambini: un tema che per Assisi e la cultura francescana è la cosa più bella, l’avere cura di questi bambini sin dall’inizio, insieme ai medici e poi continuare la loro cura nelle famiglie. Sono 35.000 circa i bambini che nascono ogni anno prematuri, un tema al quale la sanità italiana deve dare maggiore attenzione". "Abbiamo celebrato la vita che è più forte di tutto – ha sottolineato il sindaco Proietti -. Un sentito ringraziamento al professor Di Renzo. Insieme, come Città di Assisi, continueremo a prenderci cura delle vite più fragili alla nascita".