Maltrattamenti, botte, vessazioni, insulti. Alla moglie e al figlio. Per lungo tempo covati nel silenzio e nella paura. Un’apparenza di normalità dietro al quale si nascondevano ecchimosi e ferite varie, uno stato di terrore permanente, a cui madre e figlio non erano riusciti a porre rimedio, neanche cambiando casa. Gli episodi si ripetevano tra Perugia e Ancona, finché la donna non ha trovato il coraggio di denunciare. Ottenendo, su richiesta della Procura della Repubblica, un provvedimento di divieto di avvicinamento firmato dal giudice per le indagini preliminari del capoluogo. I maltrattamenti, secondo quanto raccontato da madre e figlio vittime delle violenze, risalirebbero a oltre un anno fa. Violenze di vario genere che, con il tempo, sarebbero diventate sempre più frequenti. Finché, a dicembre, l’episodio che ha fatto traboccare il vaso. L’uomo, 45 anni, infatti, avrebbe colpito al volto la donna con più pugni mentre si trovavano in auto. La donna aveva riportato ferite al volto. Approfittando di una visita a un’amica a Milano, aveva contattato il Soccorso violenza sessuale e domestica, raccontando il calvario familiare a cui con il figlio era costretto. Avevano anche cambiato casa, ma questo non le aveva risparmiato ancora botte al volto e al corpo. Dopo l’ennesimo pestaggio, la decisione di sporgere denuncia. Dagli elementi raccolti dalla squadra mobile di Ancona, città dove la donna e il figlio vivono attualmente, la richiesta di misura cautelare che il gip ha accordato, disponendo il divieto di avvicinamento a casa e ai luoghi frequentati dai due.