L’ondata di maltempo che lo scorso 15 settembre ha devastato anche il territorio eugubino e comprensoriale ha provocato danni milionari sia al patrimonio pubblico che privato, il primo quantificato, il secondo in fase di definizione. Per Gubbio le conseguenze subite dal territorio e dalle strutture ammontano a quattro milioni di euro, come annunciato dal sindaco Filippo Stirati nel commentare il recente riconoscimento dello stato di emergenza a Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Pietralunga. "Il riconoscimento – ha sottolineato - premia e riconosce quanto dovuto, stante l’entità dei danni subiti nelle zone di Montepicognola, San Bartolomeo, Burano, Santa Margherita di Burano, San Benedetto Vecchio, Bevelle, Ospedaletto, Camporeggiano, Loreto e Morena". Dopo aver ricordato che "come amministrazione comunale abbiamo fatto la nostra parte, documentando subito tutti i danneggiamenti legati al maltempo e sollecitando Regione, Parlamento e Governo ad assumere le iniziative necessarie. Una soddisfazione piena, dunque, cui ora però dovranno seguire risorse corrispondenti all’entità di quanto segnalato. Entra quindi nel merito precisando che solo la parte pubblica denuncia "danni per circa 4 milioni di euro, che vanno a unirsi a oltre 100 segnalazioni arrivate da privati, rispetto alle quali sono necessarie quantificazioni dettagliate". In questo contesto le risorse per i primi interventi "ovvero 600mila euro in totale, da dividere per tre Comuni ( Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Pietralunga" ndc), sono assolutamente insufficienti rispetto all’ammontare" degli accertamenti. Tra le urgenze va inserita la frana sulla vecchia strada della Contessa provocata dal maltempo, per risolvere la quale è necessaria una spesa di oltre i 100mila euro. Lavori fondamentali per evitare pensati conseguenze "a tutta la complessa operazione di sistemazione della viabilità della Contessa", in prospettiva della chiusura della statale prevista per la prossima primavera. Del riconoscimento dello stato di emergenza, inserito nelle comunicazioni del Sindaco, si è parlato ieri a lungo nella seduta del consiglio comunale. Per quanto riguarda gli altri comuni inseriti nel riconoscimento del Governo, quello di Scheggia e Pascelupo ha documentato danni al proprio territorio per 5 milioni e 300 mila euro, con quelli più ingenti legati agli smottamenti ed alle frane che lo hanno devastato. Ai quali vanno aggiunti, anche in questo caso, quelli, notevoli, del settore privato ancora in fase di inventariazione. G.B