
"Una stagione dove il teatro è in dialogo con le nuove generazioni". Così Nino Marino, direttore del Teatro Stabile dell’Umbria commenta il cartellone 2023-204 di Foligno, organizzato in collaborazione con il Comune e presentato ieri alla città. Otto spettacoli per un viaggio che spazia, prosegue Marino, "dalla danza con coreografie internazionali firmate da Marcos Morau e Ohad Naharin, al successo di Silvio Orlando con “La vita davanti a sé“. E con alcune delle più significative figure del teatro, dal mito di Medea riletto da Marco Sgrosso ed Elena Bucci, a Otello di Shakespeare firmato da Andrea Baracco con Letizia Russo, fino a una riscrittura del Cyrano in chiave rap". Secondo il sindaco Stefano Zuccarini è "un altro fiore all’occhiello nella ricca proposta culturale della città, grazie al quale Foligno può essere protagonista in Umbria nel panorama dell’offerta teatrale e punto di riferimento per l’Italia centrale".
L’inaugurazione è venerdì 27 ottobre al Politeama Clarici con la danza della Compagnia Spellbound (foto sotto), in due coreografie: “The real you“ di Mauro Astolfi, fondatore e direttore artistico della compagnia, e “Marte“ di Marcos Morau. Il 15 novembre, ancora al Politeama Clarici è la volta di Vanessa Gravina e Giulio Corso, diretti da Geppy Gleijeses in “Testimone d’accusa“, dramma giudiziario scritto dalla regina del giallo, Agatha Christie.
La Stagione prosegue giovedì 23 novembre all’Auditorium San Domenico con “Up & Down“ di e con Paolo Ruffini e la Compagnia Mayor Von Frinzius, in un happening comico e commovente sulle emozioni e la diversità. All’Auditorium San Domenico martedì 12 dicembre arriva Silvio Orlando (foto sopra) protagonista de “La vita davanti a sé“, dal romanzo di Romain Gary per proseguire giovedì 18 gennaio con la storica compagnia di ricerca Le Belle Bandiere che porta in scena “La Canzone di Giasone e Medea“ rileggendo il mito a partire dall’opera di Euripide, attraverso le riscritture di Seneca e autori moderni.
Si torna al Politeama Clarici, venerdì 26 gennaio con Aterballetto, una delle più significative realtà della danza in Italia, che presenta una serata con 16 danzatori e due spettacoli “Yeled“ e “Secus“ firmati da due coreografi israeliani: Ohad Naharin e Eyal Dadon. Grande attesa, martedì 13 febbraio per “Otello“ da Shakespeare, acclamata produzione dello Stabile umbro con il contributo speciale della Fondazione Cucinelli, diretta da Andrea Baracco con uno straordinario cast tutto al femminile. Chiude la stagione, mercoledì 13 marzo all’Auditorium San Domenico, Leonardo Manzan con “Cirano deve morire“, una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Rostand in uno spettacolo-concerto in versi rap.