Maddalena Urbani morta a 20 anni, suo padre il medico-eroe che scoprì la Sars

La figlia di Carlo Urbani viveva a Perugia. La morte a Roma per overdose, arrestato un uomo

Carlo Urbani

Carlo Urbani

Perugia, 28 marzo 2021 - Aveva scelto di vivere a Perugia, ma con sé aveva portato anche i demoni che la perseguitavano, compresi quelli legati alla morte di un padre-eroe. Quando i soccorsi sono arrivati ieri nell'appartamento in zona Cassia a Roma nord per Maddalena Urbani, figlia 20enne del medico-eroe vittima della Sars, non c'era più nulla da fare. Fin da subito si è ipotizzata una overdose dietro la morte della ragazza che si trovava a casa di un cittadino siriano, ai domiciliari per reati di droga. Ora gli investigatori sono al lavoro per chiarire ogni aspetto delle ultime ore di vita di Maddalena, che avrebbe compiuto 21 anni a maggio, e stabilire eventuali responsabilità. Prime risposte arriveranno dall'autopsia, già disposta nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Roma.

Nell'abitazione ieri gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato Flaminio hanno trovato e sequestrato un piccolo quantitativo di eroina. Per questo il proprietario è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio. Da stabilire con certezza se, come si sospetterebbe, sia stato lui a fornire alla ragazza la sostanza che le ha provocato l'overdose fatale. A quanto ricostruito dagli investigatori, la 20enne era arrivata in quella casa il giorno prima insieme a un'amica, arrivate da Perugia.

Chi indaga ipotizza che Maddalena abbia assunto eroina, ma sarà l'autopsia a stabilire con certezza la causa della morte. Sul suo corpo non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza. L'abitazione è stata posta sotto sequestro. Altro aspetto da chiarire è l'orario del decesso per capire se i soccorsi siano stati chiamati tempestivamente o se fosse deceduta molto prima rispetto a quando è stato dato l'allarme.

E proprio domani ricorre il diciottesimo anniversario della morte del padre, Carlo Urbani , medico di Castelplanio, in provincia di Ancona, che rimase vittima della Sars, la polmonite atipica che contribuì a scoprire. Venerdì scorso è stata consegnata alla vedova la Gran Croce d'Onore dell'Ordine della Stella d'Italia alla memoria Urbani che a Bangkok in Thailandia morì il 29 marzo 2003. Urbani riuscì ad imporre, tra l'altro, il blocco delle frontiere per evitare la diffusione del contagio.

La notizia della morte di Maddalena Urbani ha destato sorpresa e dolore a Castelplanio, il paese della famiglia dello scienziato, dove per altro la 21enne non abitava più da qualche anno, essendosi trasferita a Perugia. Considerata la prossimità dell'anniversario, in paese qualcuno ipotizza che Maddalena non sia mai riuscita a elaborare il lutto per la morte del padre, venuto a mancare quando lei aveva poco meno di 3 anni e diventato subito una figura simbolo per tutto il mondo della sanità a cui sono intitolate scuole, piazze, ospedali. Domani nelle Marche sarà la prima Giornata dei camici bianchi in memoria di Carlo Urbani, istituita con legge regionale. Secondo il sindaco di Castelplanio Fabio Badiali, i funerali non si svolgeranno immediatamente, per permettere al fratello maggiore della ragazza, Tommaso, impegnato in una missione di Medici Senza Frontiere (la stessa organizzazione per cui Urbani ritirò nel 1999 il Nobel per la Pace) nella Repubblica Centafricana, di fare rientro in Italia. Oltre a Tommaso, Maddalena lascia la madre Giuliana e un altro fratello, Luca.